ORLANDINA Basket

Giornale di Sicilia
giovedì 15 marzo 2007 at 17:22

“Pensiamo ancora ai play-off, perché non dovremmo”? Con stupore misto a candore così si esprime Ciccio Venza, direttore generale dell’Upea, ottimista per natura e di professione, deciso, così a smentire quanti si sono demoralizzati dopo il ko sul parquet dell’ultima della classe. “In un campionato di serie A decisamente equilibrato dove si può perdere e vincere contro chiunque ci può stare”, prosegue. Nel frattempo, dopo un allenamento a ritmi blandi di martedì, ovviamente disertato dal coach Perdichizzi per il lutto della morte del padre che l’ha colpito, la squadra paladina ha ripreso a pieno regime per farsi trovare pronta all’appuntamento di domenica quando al PalaFantozzi arriverà Cantù, la squadra più in forma del campionato, capolista Montepaschi Siena a parte. “L’ho vista in tv battere nettamente Scafati domenica sera – continua Venza – ma non mi sono impressionato. Certamente è una buonissima squadra, ma in trasferta fa decisamente meno paura e l’Upea è in grado di superarla, anzi sono sicuro che non avremo difficoltà ad ottenere i due punti”. Se non lo si conoscesse si potrebbe pensare ad un atto di sbruffoneria, ma quando lo dice, Venza è davvero convinto, conscio che la compagine biancoazzurra, nona a pari punti proprio dei canturini ed a sole due lunghezze dai play-off ed a + 8 dalla zona retrocessione, è in grado di poter dipendere da se stessa per vincere il singolo incontro. “Avevo previsto 4 vittorie consecutive – aggiunge il dg paladino – ma ci siamo fermati a 2, perdendo anche l’occasione di fare un tris finora mai riuscito nella massima serie. Vuol dire che ci riproveremo a partire da domenica ed insisto, pur pensando anzitutto alla salvezza aritmetica, non vedo perché non possiamo sperare di raggiungere le prime otto posizioni”. Intanto l’emergenza fisica in casa Upea dovrebbe essere terminata, soprattutto quella in cabina di regia delle ultime settimane che a Livorno è stata pagata a caro prezzo poichè i nodi sono venuti al pettine dopo che con Vidivici e Teramo erano stati celati. Leo Busca, alla vigilia temutissimo più dello stesso Young dagli amaranto e per questo oggetto di particolari attenzioni, ha reso meno del solito, Mike Mokongo, ancora infastidito dalla maschera a protezione del naso operato, pur dando segnali in prospettiva, è rientrato lontano dal suo normale standard, Reggie Freeman, impiegato per qualche minuto nuovamente anche da playmaker, non ha bissato la prova della settimana precedente, mentre l’assenza dell’infortunato Juan Manuel Fabi ed uno Stefano Rabaglietti non rischiato dopo i tanti mesi di stop, hanno fatto il resto. Infine ha influito il fattore A, ovvero arbitri, una terna che ha consentito la difesa sporca dei toscani non tutelando a sufficienza i giocatori paladini che hanno avuto il torto di non adeguarsi al metro della serata.
Claudio Argiri

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