ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
domenica 25 marzo 2007 at 16:34

Punto di domanda: nelle restanti 11 giornate di campionato per quale obiettivo dovrà lottare l'Orlandina? Fino a due settimane addietro, con 22 punti in saccoccia e a due sole lunghezze della ipotetica matematica salvezza, la risposta era scontata: naturalmente per i playoff. Ma le due consecutive sconfitte a Livorno e in casa Cantù hanno revocato in dubbio ogni certezza, sicchè allo stato è obiettivamente difficile fare previsioni. Per conoscere l'esatta dimensione della squadra biancazzurra, e quindi le sue ambizioni in questa stagione, bisogna attendere l'esito del tour de force dei prossimi sette giorni, con Young e soci che giocheranno due volte in trasferta (stasera a Scafati e sabato prossimo a Biella, diretta su SkySport2) mentre nel turno infrasettimanale di giovedì 29 marzo ospiteranno al "PalaFantozzi" la corazzata Lottomatica Roma.
Per riaprire il discorso playoff l'Orlandina, che occupa la nona posizione (ne ha recuperato una a tavolino dopo la penalizzazione di 12 punti inflitta alla Benetton Treviso) a due lunghezze dal terzetto che la precede (Napoli, Montegranaro e Cantù), dovrà vincere due gare del trittico.
Chi crede nella rimonta è il tecnico paladino Giovanni Perdichizzi: «Siamo sicuramente nelle condizioni di agganciare il treno dei playoff, a condizione che la squadra ritrovi la giusta condizione mentale e, quindi, l'umiltà che ci hanno consentito di disputare un grande girone d'andata. Dovremo tornare a vivere alla giornata, riscoprendo cattiveria agonistica e spirito di sacrificio che sono le qualità delle squadre che debbono salvarsi».
Il coach barcellonese spera di invertire l'inerzia già stasera al "PalaMangano" di Scafati (inizio ore 18,15): «Affrontiamo un avversario tosto, soprattutto sul parquet amico. Dovremo essere bravi a gestire il ritmo non facendoli correre in contropiede. Quanto ai nostri giochi d'attacco, saranno determinanti i mis-match di Tourè e Wells che dovranno sfruttare la maggiore fisicità rispetto ai loro avversari. In particolare, faccio molto affidamento sull'ala francese che fronteggerà avversari più piccoli come Datome e Apodaca».
Quanto allo starting five, fiducia confermata a Mokongo, Young, Tourè, Wells e Rush, ma con Busca e Francis pronti al cambio. Il talentuoso Freeman? Se c'è con la testa fa la differenza, viceversa diventa un grosso problema soprattutto in difesa. E fu così che Tourè gli soffiò il posto in quintetto nel ruolo di ala piccola.
Walter Mangano

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