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La Gazzetta del Sud sabato 21 aprile 2007 at 09:00
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Non c'è tempo neanche per rifiatare. Assorbita – anche se non ancora metabolizzata – la splendida vittoria sulla Benetton Treviso, l'Orlandina con il morale alle stelle è tornata ad allenarsi ieri sera in vista della nuova sfida di campionato in programma domani sera a Milano ("PalaLido" ore 18.15, arbitri Taurino, Mastrantoni, Lo Guzzo). L'unico precedente in Lombardia risale alla scorsa stagione, quinta giornata: vinse l'Armani Jeans 103-94. Il match segnerà l'esordio di Cornelius "Scooter" McFadgon, ma anche l'inizio di un dilemma complicato da sciogliere per coach Perdichizzi: quale comunitario, dei tre in organico, resterà fuori contro le "scarpette rosse"? Il greco Gioulekas è stato il grande trascinatore giovedì sera: arrivato a Capo d'Orlando da quattro giorni, sembrava giocasse da anni con l'Orlandina di come si è perfettamente integrato. «Sono contento – dice l'ex Norimberga – perché abbiamo vinto. Quando mi hanno preso sapevo di non poter perdere tempo, a sei giornate dalla fine, per ambientarmi e conoscere i compagni. Ancora lo devo fare ma, una volta sul parquet, ho cercato di dare tutto quello che avevo dentro. Una carica eccezionale me l'ha fornita il pubblico, davvero una meraviglia». Ecco, Gioulekas può diventare il sesto uomo letale dalla panchina; e allora chi si accomoderà in tribuna tra Mokongo e Tourè, entrambi in netta ripresa contro Treviso? Davvero un bel rebus anche se – si dice – tutti gli allenatori vorrebbero essere alle prese con questi problemi di abbondanza.«Abbiamo dimostrato – dice un esausto ma felice Perdichizzi – che il nostro gruppo c'è. Il 2-0 inflitto ai tricolori della Benetton è indice del nostro buon campionato complessivo, ben sapendo che l'obiettivo resta la salvezza. Sono contento dell'inserimento di Gioulekas, adesso ci prepariamo per la gara di Milano: loro hanno perso in casa clamorosamente con Avellino e vorranno subito riscattarsi. Affronteremo una squadra arrabbiata e forte con i suoi singoli di valore internazionale, da Green a Bulleri, da Garris a Calabria, da Blair, Watson, Schultze sino alla promessa europea Gallinari. Ma dobbiamo giocare come sappiamo, e proprio la partita di giovedì ci insegna che non si possono mai porre limiti perché nella pallacanestro, quando difendi come abbiamo fatto noi nell'ultimo quarto, tutto può succedere». McFadgon ha assistito alla gara seduto vicino alla panchina in jeans e maglietta gialla: inizialmente sembrava spaesato, poi anche la sua intensità emotiva è cresciuta. Alla fine, ballava con i tifosi e ripeteva: «Capo d'Orlando beautiful». Già, meraviglioso. Come gli stessi sostenitori, di tutti i settori, che avevano fischiato contro Siena e giovedì sera hanno incitato a più non posso sino al termine, mandando in confusione coach Blatt e i suoi fuoriclasse, incapaci di segnare un canestro dal campo nei 10' finali! Le vittorie esterne inattese di Avellino e Reggio Emilia non pongono l'Orlandina ancora al riparo neanche a quota 24 punti (gli stessi della Fortitudo Bologna), ma in mezzo ci sono anche Teramo e Udine – con il vantaggio nei confronti diretti a favore dei paladino in attesa della trasferta friulana – e, quindi, per la permanenza anticipata diventerà determinante la gara interna di mercoledì contro Montegranaro.
Giuseppe Lazzaro |
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