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La gazzetta del sud lunedì 30 aprile 2007 at 09:29
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Niente da fare per il quintetto di Perdichizzi a cui è stato fatale l’ultimo quarto, giocato malissimo come dimostrano i numerosi palloni sprecati e gli errori a catena nelle conclusioni. Il parziale di 32-11 per i padroni di casa la dice lunga su quello che è successo sul parquet del “Carnera” negli ultimi 10’: Mc Fadgon e compagni hanno fatto a gara a chi sbagliava di più. Peccato. Ora l’Orlandina è condannata a lottare sino all’ultimo per sperare di rimanere in A, certo è che se diamo retta al comportamento dei siciliani nei primi tre quarti, Perdichizzi ha motivi per essere moderatamente ottimista. L’Orlandina ha cominciato bene; pensate che nel primo quarto, concluso in vantaggio sul 26-23, ha avuto una percentuale di realizzazione notevole, il 62 per cento; alla fine sarà del 43 per cento. Anche sotto le plance l’Orlandina è parsa superiore agli snaiderini tra i quali si è salvato Williams che, nei momenti critici, è riuscito a tenere a galla la formazione di Pancotto. Al 7’ i siciliani si sono portati sul 22-11 con la difesa attenta, con il contropiede che scattava in maniera rapida, con Wells davvero scatenato, autore di due centri su tre dalla distanza. A questo punto qualcosa comincia a incepparsi nel meccanismo di gioco degli ospiti; la Snaidero ne approfitta, Pancotto indovina anche i cambi, sale in cattedra Allen, Jaacks si fa autoritario in difesa e il match diventa estremamente equilibrato e il tempo si conclude con tre soli punti di vantaggio per l’Orlandina. Nel secondo quarto ecco la vera Snaidero, con gli ospiti stranamente deconcentrati, in balia degli udinesi. Non bastano Young (26 punti finali) e Wells (14), la Snaidero sembra avere una marcia in più sospinta anche da Gigena e chiude i primi 20’ avanti di 8 lunghezze (49-41). Dopo l’intervallo cresce nuovamente l’Orlandina, attenta, ricaricata, precisa dalla distanza; i siciliani riducono lo svantaggio a un solo punto (53-52 al 3’) e sorpassano la Snaidero con un contropiede di Young 30 secondi dopo. All’8’ è ancora la Snaidero a condurre con 4 lunghezze di vantaggio (64-60), ma l’Orlandina non molla e rincorre fino a raggiungere il pareggio allo scadere del terzo quarto. L’ultima frazione di gioco, però, è tutta di marca snaiderina, come detto. Non c’è storia, non c’è lotta: al 33’ Gigena porta a 11 punti il vantaggio della Snaidero (80-69). La gara è saldamente nelle mani dei padroni di casa, sospinti dal loro pubblico. All’Orlandina va tutto storto (cambi compresi), commette un’infinità di errori, Perdichizzi non sa a che santo votarsi con la Snaidero che difende benissimo a zona e prende decisamente il largo (al 4’ il punteggio è di 83-69 in favore dei padroni di casa). L’Orlandina alza bandiera bianca. A 3’ dalla fine un’azione volante tra Penberthy e Allen porta il vantaggio arancione a +18 e gli ospiti non sono minimamente in grado di reagire. Sbaglia anche l’unico che ha avuto un valido rendimento, cioè Young, sbagliano tutti, in difesa e in attacco. La squadra di Perdichizzi è a corto anche di fiato. Al 38’ la Snaidero si porta sul 96-75, poi conclude senza pigiare sull’acceleratore sul 99-78. Con questa vittoria e con la sconfitta di Teramo, la Snaidero può festeggiare la matematica salvezza, mentre per Capo d’Orlando, come riferito, ci sarà da soffrire. Perdichizzi nei prossimi giorni dovrà lavorare soprattutto a livello mentale. |
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