ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
martedì 1 maggio 2007 at 10:24

Il collassamento. È quello che stanno rischiando gli appassionati tifosi dell' Orlandina che, dopo un tranquillo ed effervescente girone di andata, stanno patendo le pene dell'inferno prima di poter esultare per la raggiunta salvezza. La netta sconfitta di Udine, certificata da un ultimo quarto tra i peggiori della gestione-Perdichizzi con 32 punti subiti e solamente 11 segnati, ha riproposto la versione da "dott. Jekill e Mr. Hyde" di una squadra che aveva infilato ben 9 vittorie e 18 punti dopo le prime 17 giornate e che, svoltato il giro di boa, non si è più ritrovata tanto da ottenere, su 15 gare, solamente 3 successi, tutti casalinghi e 12 battute d'arresto, alcune delle quali pesanti.
Al "Pala Carnera" è vero che sono cadute Milano, Napoli e persino "sua maestà" della regular-season Siena ma non si riesce a capire come una squadra che entra sul parquet per gli ultimi 10' sul 67-67 possa subire un parziale di 19-2 nel giro di pochi minuti tale da stenderla al tappeto senza la forza di reagire.
Nelle scelte dei comunitari Perdichizzi probabilmente non aveva altro da fare che, giustamente, mettere in tribuna l'evanescente ed inconcludente Mokongo per tutelarsi con Gioulekas e ripescare Tourè. Invero, l'ala francese non è stato proprio tra i migliori mentre Busca, seppur con la spalla non al meglio, è stato stoico per ardore e attaccamento, meritandosi gli applausi dei suoi ex-tifosi anche se, alla prova del campo, il dirimpettaio e fuoriclasse Allen ha vinto il duello. Tra l'altro Damon Williams, alla prima stagione nebulosa da quando gioca in Italia e messo fuori rosa un paio di settimane fa, è tornato quello di un tempo con una prestazione da urlo infarcita da 27 punti, 12 rimbalzi e 42 di valutazione facendo a fette sia Tourè che Wells (bravo solo in attacco).
Ecco, allora, un paio di dubbi: perché "Scooter" McFadgon ha giocato solo 15' segnando, tra l'altro, 10 punti di cui 7 consecutivi utili per l'aggancio ed il momentaneo sorpasso nel terzo quarto? E perché Torin Francis è rimasto sul parquet solo 23' venendo cambiato da un Rush assolutamente insufficiente e dannoso?
Probabilmente le cose non sarebbero cambiate ma, forse, non si sarebbero beccati 21 punti di scarto. Dopo che il tabellone del palasport friulano si è spento a Capo d'Orlando tutti attaccati alla radiolina e al computer per andare a vedere l'esito della gara Teramo-Roma. I canestri decisivi di Lorbek e Hawkins sono stati accolti con entusiasmo nel puntuale ritrovo degli "aficionados" biancazzurri, Roma passa al "Pala Scapriano" e così le disgrazie altrui avvicinano alla permanenza, incredibilmente, una Upea che ha vinto solo una partita nelle ultime undici.
Adesso ci sarà la pausa per la Final Four di Eurolega di Atene, si riprenderà il 9 maggio con la trasferta, difficilissima, di una Varese in ripresa e che cerca punti play-off e si chiuderà il 13 al "Pala Fantozzi" contro Reggio Emilia.

Giuseppe Lazzaro

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