ORLANDINA Basket

Giornale di Sicilia
giovedì 3 maggio 2007 at 09:14

L’Upea ha ripreso ieri ad allenarsi in vista delle ultime due partite della regular season del campionato di serie A, in calendario mercoledì 9 a Varese e domenica 13 al PalaFantozzi contro Reggio Emilia. Affinché quest’ultimo incontro, come un anno fa, diventi una festa, serve un exploit in Lombardia o uno scivolone di Teramo in casa contro la Vidivici. Intanto, però, la piccola sosta era necessaria per riprendere fiato e morale per una truppa biancoazzurra in qualche elemento spremuta sul piano psicofisico, al di là dell’incredibile crollo di domenica scorsa a Udine quando ha subito un vergognoso break di 32-11 nell’ultimo quarto restando in balia dello scatenato quintetto friulano. “Avevamo bisogno tutti di staccare la spina per un paio di giorni – conferma coach Perdichizzi – in maniera da recuperare energie e giocarci al meglio le nostre chances negli ultimi 80’ della stagione. Ora ci alleneremo fino a venerdi, sabato ci sarà un giorno di riposo e da domenica penseremo a preparare la trasferta di Varese per provare a chiudere subito il discorso permanenza”. C’è da lavorare in particolare sotto il profilo psicologico, anche se tutti i giocatori paladini hanno partecipato con il sorriso sulle labbra alla notte bianca orlandina ed al bis del giorno dopo, provando anche a tranquillizzare i tanti sostenitori che sono in ansia per l’inatteso finale thrilling, al termine di un campionato che a metà del suo cammino aveva ben altre premesse. Comunque l’Upea ha tuttora in mano il proprio destino e mentalmente è un vantaggio non da poco, anche se il primo match point è stato sprecato malamente. “Avevamo fatto quasi tutto bene fino al 30’ – continua Giovanni Perdichizzi, anche lui partecipe della notte mondiale e del day after – partendo bene e superando con sicurezza il passaggio a vuoto a cavallo del primo miniriposo che aveva consentito alla Snaidero di ribaltare il punteggio. In avvio del quarto periodo eravamo davvero convinti di potercela fare, ma poi abbiamo pagato duramente 2’ di follia ed Udine ci ha giustamente punito. D’altronde loro in casa hanno perso solo tre volte non per caso, viaggiano ad una media punto elevata e con l’innesto di Penberthy sono decisamente migliorati. Quindi per sperare di vincere dovevamo giocare con intensità per 40’, ma ci siamo riusciti solo in parte, peccato”.
Claudio Argiri

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