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La gazzetta del sud domenica 13 maggio 2007 at 15:26
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E giunse il giorno del giudizio: una stagione in 40', una partita secca per stabilire se l' Orlandina merita ancora un posto nell'Olimpo del basket nazionale. Tra i paladini e la salvezza c'è un'altra indiziata alla retrocessione, Reggio Emilia, che però non può contare sulle disgrazie altrui (contemporanee sconfitte di Teramo ed Avellino), perché se esce battuta stasera (inizio ore 18,15) dal "PalaFantozzi" le si spalancheranno le porte della Legadue. A differenza dei biancazzurri, che anche in caso di malaugurata battuta d'arresto prenderebbero ugualmente per la coda il treno della salvezza se una tra Teramo e Avellino dovesse soccombere rispettivamente a Porto San Giorgio con Montegranaro e in casa con Biella. Ma in casa Orlandina nessuno vuole pensare all'eventualità di una classifica avulsa favorevole, perché scendere in campo con una siffatta predisposizione mentale significherebbe non avere quell'impatto forte con la gara indispensabile per conquistare la vittoria, soprattutto se davanti si ha un avversario che affronta la tenzone con gli occhi della tigre, consapevole che l'alternativa al successo è il baratro. Il coach paladino Giovanni Perdichizzi sa bene che la carica emotiva è fondamentale per vincere questo tipo di partite, e non a caso ha dedicato tanto tempo, alla ripresa degli allenamenti dopo la sconfitta a Varese, per rigenerare psicologicamente una squadra che con 11 sconfitte nelle ultime 12 gare non può avere il morale alle stelle. «In una partita drammatica come quella di stasera, le considerazioni tattiche hanno un valore molto relativo; valgono molto di più le motivazioni, l'intensità difensiva e il correre in contropiede. Sono ottimista sull'esito dell'incontro – prosegue Perdichizzi – perché per 30' ad Udine e per 37' a Varese ho visto una squadra in ripresa. Siamo tutti pronti a chiudere con una vittoria, che vorrebbe dire salvezza, un campionato che nel girone di andata ci ha regalato grandissime soddisfazioni. Contro gli emiliani dovremo imporre il nostro gioco facendo capire a livello ambientale, col tifo infuocato, che non hanno scampo. Dovremo essere bravi a leggere le situazioni di mis-match per poterle sfruttare adeguatamente, mantenendoci concentrati e determinati. Reggio Emilia viene da una lunga rincorsa con un grande dispendio di energie fisiche e mentali, che potrebbe pagare stasera». Com'è noto gli emiliani hanno pescato a mani basse nei vari mercati di riparazione, tant'è che nell'attuale starting five (Lamma, Minard, Baxter, Ress e Beard) solo la guardia Minard era presente ad inizio stagione. Completano il roster il talentuoso Flores, Ortner, Carra e Violette, quest'ultimo in forse per stasera a causa di una lussazione all'alluce del piede destro. Sul fronte paladino tutti abili e arruolati, per cui Perdichizzi sarà chiamato a sacrificare un giocatore da mandare in tribuna: alla luce delle caratteristiche dell'avversario, quasi sicuramente sarà Mc Fadgon che ha incontrato qualche difficoltà ad inserirsi nei giochi della squadra, mentre l'impiego dei comunitari Gioulekas e Tourè è imposto dalla fisicità delle ali emiliane, con il francese Mokongo che dovrà avvicendare in regia Busca. Il dado è tratto: Orlandina, regalati una serata di gloria!
Walter Mangano |
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