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La Gazzetta del Sud domenica 27 maggio 2007 at 16:01
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La salvezza dell' Orlandina è già ieri. Il presente si chiama Meo Sacchetti. Da giocatore un nome importante della pallacanestro italiana (grandi stagioni negli anni '80 a Torino e Varese) anche per i servigi resi alla causa azzurra (argento alle Olimpiadi di Mosca del 1980 e oro agli Europei di Nantes del 1983), mentre da allenatore la fortuna gli ha voltato le spalle quando è stato alla guida di squadre della cadetteria, facendolo piombare nell'anonimato. La "sua" Castelletto Ticino, dove in passato ha vinto due campionati di B1, quest'anno gli ha dato la possibilità di riaffacciarsi sul palcoscenico della Legadue ed il buon Meo ha ripagato la fiducia conquistando la salvezza con un dignitoso quart'ultimo posto, grazie ad una pallacanestro gagliarda fatta di agonismo e spirito di sacrificio più che di tecnica e talento individuale. Insomma il coach lascia una squadra operaia per costruire a Capo d'Orlando un gruppo dalle medesime caratteristiche, naturalmente con un leader e tanti giocatori motivati (o perché alla ricerca della stagione del riscatto o per l'ambizione che accompagna le giovani promesse) per centrare l'obiettivo della terza salvezza consecutiva nella massima serie. La qualità del roster dipenderà esclusivamente dal budget societario. Non potrà essere il contributo delle società attualmente affiliate a "Orlandina Team" a far compiere al sodalizio paladino l'auspicato salto di qualità. I Nebrodi non sono il Nord Est e, quindi, non è facile trovare aziende con un mercato nazionale disponibili a sponsorizzare l'Orlandina nella certezza di un ritorno pubblicitario. Sicuramente il Sicilia non mancano marchi prestigiosi, ma finoggi è stato impossibile realizzare con loro un feeling. Questa è la nuova frontiera del presidente Enzo Sindoni: convincere le aziende private e le istituzioni (Regione, Provincia, Parco dei Nebrodi) che puntare sull'Orlandina Basket per la promozione della propria immagine, anche in una dimensione turistica, è una scelta vincente. Se la società riuscirà a far aumentare il budget del monte – stipendi oltre 1 milione 100 mila euro (degli 850 mila dell'ultimo anno) allora sarà possibile programmare le prossime stagioni, investendo anche sui giovani talenti italiani da pescare nei campionati minori, sul modello di Montegranaro e Biella. E così poter pensare a qualcosina di più di una salvezza sofferta. Ad ognuno la propria parte: la società metta i propri operatori di mercato nelle condizioni di allestire in tempo (per intenderci senza i ritardi del primo anno di A) una squadra da "salvezza tranquilla". Al resto dovrà pensare l'esuberante Meo Sacchetti (che ritornerà a Capo d'Orlando alla fine della prossima settimana per un "vertice" con Sindoni e il dg Ciccio Venza per decidere la sede del ritiro e i primi colpi di mercato) il quale ha l'occasione della vita per dimostrare il suo valore nell'Olimpo della pallacanestro. È anche la scommessa del presidente Sindoni. Intanto, si conosce il nome del nuovo ds: sarà Gian Maria Vacirca, che prosegue a Capo d'Orlando il binomio con Sacchetti già sperimentato a Castelletto. Walter Mangano |
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Orlandina Basket
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