|
- Benvenuti - Tifosi connessi 1109
|
|
|
La Gazzetta del Sud lunedì 28 maggio 2007 at 10:21
|
Il primo giocatore moderno del basket italiano. Capace di difendere su atleti di tre diversi ruoli. E in grado di offrire qualcosa sempre. Servisse un passaggio, un rimbalzo importante, un canestro. Anche Sandro Gamba deve parte dei suoi successi, e lo ha sempre ammesso, a Meo Sacchetti, l'eroe silenzioso, l'agente speciale. Uno che s'è conquistato ogni minuto sul campo, sconfiggendo la diffidenza di chi lo considerava bravo, certo, ma non formidabile. Ala piccola di 1.97 e tanti chili e per questo ritenuto non propriamente atletico. Con un tiro imperfetto per stile. Però un'etica lavorativa di prim'ordine. Così quel tiro stesso è diventato efficace e infine decisivo. Romeo da Altamura, provincia di Bari, di quella Puglia che ha poi espresso personaggi del calibro di Magnifico e Basile, accomunati dalla voglia di emergere e di sacrificarsi in palestra. In Nazionale 134 partite, molte importanti, e 904 punti. Per conquistare un argento olimpico da protagonista assoluto, Mosca 1980, poi l'oro indimenticabile di Nantes; tra i primi a venire in soccorso dei compagni nella rissa con la Jugoslavia. E ancora medagliato nel 1985. Senza battere ciglio, senza offrire un titolo ai media che non fosse per la qualità e la quantità gettate in campo. Tipo silenzioso Meo, che però si faceva sentire in spogliatoio. Dalla Puglia ad Asti, poi il Gira Bologna, tre anni di avventure in A. E Torino, la consacrazione, cinque stagioni sempre in crescita, nel pieno della maturità. Arrivando al vertice un po' tardi rispetto ai canoni del tempo. Comunque capace di durare, curando il proprio fisico massiccio, lisciando i baffoni. Nell'82-83, anno d'oro in ogni senso, oltre 17 punti di media. Ancora una stagione nell'Auxilium e poi l'offertona di Varese. Irrinunciabile. A Masnago amano i lavoratori, anche i tecnici specializzati. E lui diventa anima e bandiera. Sino a quando il ginocchio fa crac e con esso si spezzano i sogni tricolori del 1990. Lui ci riprova, ma alla fine cede anche il tendine d'Achille. La mentalità dell'atleta la porta in panchina. Uno cui il ct affidava la gatta più tosta da pelare, leggende come Kicanovic, persino Belov. Ma pure mezzi lunghi o semplici tiratori. Sacchetti ha spiegato all'Italia come sarebbe stata la pallacanestro del futuro, fatta di uomini duttili e capaci di tutto. Sarebbe stato perfetto nell'Italia di bronzo 2003 di Recalcati. Sarebbe decisivo ancora oggi, che il suo ruolo di ala piccola ha rischiato l'estinzione prima dell'avvento di Danilo Gallinari. Battute le panchine di C-B-Legadue, ha un'opportunità al primo piano. Purché gli si conceda tempo, la sfrutterà. E comunque mai si arrenderà.
Piero Guerrini |
Prima pagina
- Stampa |
|
|
|
|
|
|
Sono in vendita anche presso le agenzie del Circuito Box Office
Sicilia i biglietti di tutte le gare casalinghe della Pierrel. I
tagliandi saranno disponibili da tutti i lunedì precedenti la
partita.
Queste le agenzie di
Box Office Sicilia. |
Inoltre i biglietti in prevendita saranno disponibili a Capo
d'Orlando anche presso il Caffè del Corso e la Tabaccheria Valenti. |
|
|
Orlandina Basket
|