ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
domenica 3 giugno 2007 at 16:20

Primi incontri operativi tra il presidente dell'Orlandina Enzo Sindoni e il neo coach Meo Sacchetti, da venerdì pomeriggio nella cittadina tirrenica (si tratterrà fino a domani) per disegnare a grandi linee la squadra che dovrà tentare di centrare l'obiettivo della terza salvezza consecutiva nell'Olimpo del basket italiano.
In attesa che sciolga le ultime riserve Gian Maria Vacirca che dovrebbe approdare alla società biancazzurra con l'incarico di direttore sportivo (ieri sera c'è stato un primo incontro con il presidente nei locali dell' Upea, ma i due si sono dati appuntamento ad oggi per la decisione definitiva) il tecnico Sacchetti si è già messo al lavoro appuntando sul suo taccuino giocatori che potrebbero servire alla causa biancazzurra, ma non è ancora il momento di fare nomi. La situazione di stand-bay ruota intorno alla conferma o meno del capitano Alvin Young come ci tiene a sottolineare il coach d'origine pugliese: «Con Young in tetto tanti problemi si risolverebbero da sé, perché disporremmo di un giocatore di esperienza e con tanti punti nelle mani, per cui il play da «firmare» dovrebbe pensare solo a far giocare la squadra. Senza la guardia americana nei nostri piani ci dovrà essere un play con delle buone qualità balistiche».
La palla passa dunque alla società che, a tutt'oggi, ritiene possibile una conferma di Alvin, anche se le voci che arrivano dagli States sono di segno opposto. È evidente che se Sindoni riuscisse a convincere il capitano a rimanere un altro anno a Capo D'Orlando si tratterrebbe di un gran colpo di mercato per la gioia del tecnico.
La scelta del play è dunque collegata alla risoluzione del «caso Young», per l'opzione del centro e degli altri lunghi, Sacchetti si può sbilanciare: «Pensare di poter "firmare" un "cinque" dominante è un sogno irrealizzabile non potendo competere con società da Euroleague. Ci accontentiamo di un'ala forte che sappia marcare da "cinque" prediligo una difesa elastica con giocatori lunghi che sappiano marcare piccoli e giocatori piccoli che sappiano contrastare avversari fisicamente più dotati».
Ma Sacchetti ama la palla canestro "corri e tira?" sicuramente – risponde il tecnico – è facile da immaginare e da praticare, a condizione che i giocatori possiedano la giusta mentalità aggressiva».
Ma se la sente il coach ex Castelletto di Ticino di garantire ai tifosi una salvezza tranquilla?
«Io non garantisco niente, posso solo promettere un grande impegno per inculcare ai giocatori un certo modo di stare in campo. Ho bisogno di gente motivata per costruire qualcosa di importante, ecco perché Young rappresenterebbe una pedina fondamentale del nostro scacchiere. Le scommesse si possono anche fare ma per vincerle bisogna fare i conti con il budget societario».
Intanto la società ha fissato la data del ritiro per il 19 agosto con inizio della preparazione il giorno successivo. L'intera preparazione precampionato, che durerà due settimane, sarà svolta con molta probabilità in sede, mentre per gli scrimmages ci si sposterebbe al palazzetto di Tortorici.

Walter Mangano

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