ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
sabato 9 giugno 2007 at 09:37

Come già sembrava certo, è Gian Maria Vacirca il nuovo direttore sportivo dell' Orlandina. Trentasei anni, nato a Milano e cresciuto a Loano (Savona), Vacirca ha mosso i primi passi da dirigente sportivo nel Derthona Basket nel 1990. Un passato da giornalista, Vacirca ha collaborato a lungo col quotidiano "La Provincia Pavese", ha diretto per due anni il network Telebasket.com, per tre anni ha lavorato nel ramo sponsorizzazioni, comunicazione ed eventi per Sportbox srl, distributore del marchio "And1" in Italia. Per un lustro è stato prima allenatore, poi dirigente all'Olympia Basket Voghera (serie C1), quindi all'Aurora Desio per tre stagioni (serie C1 e settore giovanile), infine al Basket Draghi Castelletto Ticino in Legadue.
«Competenza, professionalità ed ambizione – commenta il presidente Enzo Sindoni – sono le qualità che rendono Gianmaria un uomo idoneo al progetto-Orlandina. Aggiungo, anzi, che un uomo di tale spessore è una risorsa per il basket nazionale ed il tempo dimostrerà quanto saprà fare per il nostro sport».
Vacirca, oltre agli aspetti tecnici e di supporto all'attività della prima squadra, curerà marketing, promozione e comunicazione. In pratica è stata così formata l'area tecnica visto che Venza è il dg, Vacirca il ds, Sacchetti l'head coach, Ducarello il vice allenatore e Condello il secondo assistente. Sindoni ha inteso bruciare i tempi, scommette sul duo Sacchetti-Vacirca e praticamente da oggi inizia il mercato. Non solo un play da cercare, ma qualche conferma espressamente richiesta da Sacchetti e lontana da quelle (condivisibili ma difficili da raggiungere) degli alfieri Young e Wells. Il desiderio dell'oro europeo di Nantes 1983 è confermare un italiano pur sempre di buon livello come Leo Busca ed un comunitario che può esplodere compiutamente quale Herve Tourè. La conferma dell'ex play di Udine, Messina, Ferrara e Roseto in verità è ipotizzata già da qualche settimana. Busca sa bene che partendo dalla panchina potrà assicurare un grande contributo all'economia del gioco ed è dispostissimo a fare la riserva dell'eventuale regista americano che verrà ingaggiato. Venticinque partite per il "metronomo" veneto nell'ultima stagione con 82 punti (3.3 di media), 1.4 rimbalzi, 1.7 assist, 3.4 di valutazione e la consapevolezza che non sarà la stessa cosa che sostituire il deludente Mokongo, che la società cerca disperatamente di piazzare in prestito in Francia in forza del contratto triennale firmato un anno fa. Con i sei italiani da schierare (senza passaporti), Busca sarebbe un'addizione importante nel roster che verrà e ci sarebbe la disponibilità delle parti per arrivare ad un accordo.
Discorso un po' più complicato per Tourè. Autore di una prima fase di campionato entusiasmante (sicuramente tra dicembre e gennaio è stato uno dei giocatori più forti in assoluto del torneo), l'ala transalpina, capace di giocare da ala forte ma anche da "3" e persino da centro a sprazzi, ha avuto una involuzione dopo dovuta a due fattori: uno personale per alcune "grane" lasciate in patria, l'altra perché attirato dalle sirene di Milano. Nel finale è tornato "super-Tourè" e l'ultima partita, quella della salvezza conseguita con Reggio Emilia, è stata da incorniciare: 16 punti e 12 rimbalzi. Complessivamente l'ex avellinese ha giocato 33 partite realizzando 314 punti (9.5 di media) con il 57.9% da due, 5.6 rimbalzi, 35 stoppate date e 4 subìte, 11.5 di valutazione.
Playoff. La VidiVici Bologna è la seconda finalista della serie A. La squadra di Markovski ha battuto 81-73 l'Armani Milano e contenderà lo scudetto alla Montepaschi Siena.

Giuseppe Lazzaro

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