ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
venerdì 15 giugno 2007 at 10:22

Ha anticipato i tempi rispetto al previsto. È già in sede e pienamente operativo sul mercato. Armato di buona volontà, ha le idee chiare sulla squadra che andrà a costruire Gian Maria Vacirca, neo direttore sportivo dell'Orlandina. «Ho accettato questa piazza – dice Vacirca – perché innanzitutto ho trovato una società che mi ha voluto e mi ha cercato con insistenza, e la cosa mi ha fatto un piacere immenso, visto che non ho grande esperienza ad alto livello. È stata una grande soddisfazione ricevere questa proposta. All'inizio ho tergiversato perché dovevo sbrigare delle problematiche inerenti la mia vecchia società, Castelletto Ticino, che si è appena trasferita a Novara. Dopo avere risolto questi problemi, ho accettato con entusiasmo la proposta di Capo d'Orlando».
Quanto ha influito la decisione di coach Sacchetti di venire all'Orlandina e se vi considerate, alla vostra prima esperienza in A, due scommesse? «Senz'altro. Penso che la scommessa sia reciproca, sia da parte di chi ci ha scelto e di chi l'ha accettata. Da parte mia è anche una scommessa di vita perché difficilmente avrei immaginato uno scenario diverso qualche mese fa. Adesso c'è, ho parlato con i miei familiari e la mia compagna ed anche loro mi hanno incoraggiato ad accettare questa proposta».
Quali saranno le prime mosse sul mercato? «Siamo molto attivi. Chiaramente in questo momento i costi sono più alti rispetto a quanto non lo saranno tra un mese, ma per noi è prioritario cominciare a mettere i tasselli ed i puntelli importanti e fermi».
Per esempio la conferma di Alvin Young? «Sì, coach Sacchetti ce lo ha chiesto e proprio stamane (ieri per chi legge, ndc) abbiamo fatto il massimo come proposta e ci attendiamo una risposta, ci auguriamo positiva, entro pochi giorni. Il massimo per trattenere il capitano pensiamo di averlo fatto e lo abbiamo fatto capire anche al rappresentante italiano del giocatore, sottolineando che per noi Young è una pedina fondamentale per poter pensare di disputare un campionato sereno e tranquillo, anche se, lo ammetto, non è facile perché, dopo il brillante torneo scorso, tante squadre e con un budget superiore al nostro si stanno interessando a lui».
Sacchetti vuole un nuovo play, mentre per i lunghi? «Il discorso del play è ancora prematuro. Stiamo valutando le situazioni di Mokongo che è sotto contratto e di Busca con il quale ci metteremo in contatto la prossima settimana ma che ha manifestato la possibilità di rimanere con noi. Il discorso del play lo affronteremo la settimana prossima e dovrà legarsi nel ragionamento di cinque esterni di grande qualità che il coach ci ha chiesto. Per i lunghi per meno della metà dei cinque che dovremo inserire dobbiamo pensarci perché ancora ragioniamo su cifre fuori dalla nostra portata».
Qual è il suo sogno nel cassetto? «Che finisca come è iniziata, con un risultato importante per questa realtà. Collaborare con il presidente Sindoni, con il dg Venza e tutti gli altri della società per centrare il risultato migliore possibile sospinti dal nostro straordinario pubblico, che ho avuto modo di apprezzare e che costituisce una spinta in più nelle partite casalinghe dove dovremo costruire i nostri obiettivi».
Giuseppe Lazzaro

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