ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
mercoledì 27 giugno 2007 at 10:07

Un blitz di 36 ore. Tanto è durata la presenza a Capo d'Orlando del coach Romeo Sacchetti che, dopo un summit societario, è ripartito ieri sera per la sua Varese per cominciare il trasloco. Per il baffuto campione europeo di Nantes 1983, il sigaro spento sempre in bocca, subito un bel regalo dal mercato: Colin Falls da comunitario. «Lo abbiamo scelto grazie ai buoni contatti del ds Gian Maria Vacirca e vedendo dei filmati ci è piaciuto; poi si è concretizzata la possibilità che diventasse comunitario e Vacirca è stato bravo».
– In attesa della risposta di Young, come cambiano le vostre strategie per gli extracomunitari?
«Sicuramente abbiamo preso Falls che potesse partire dalla panchina. Per gli extracomunitari la prima opzione resta Young: la società ha formalizzato l'offerta al suo procuratore, ma sappiamo anche che il giocatore ha molte richieste. Vedremo cosa deciderà. Stiamo seguendo Diener, il giocatore che avevo lo scorso anno a Castelletto Ticino: bisogna vedere quello che farà, perché disputerà la Summer League a Las Vegas. Ci piacerebbe prendere qualche italiano importante, ma non è facile perché ci sono costi fuori dal nostro budget».
Play e centro: due priorità per lei. Quali caratteristiche dovranno avere?
«Servirebbe un play, avendo come terminali offensivi eventualmente Young e uno come Diener, che abbia le capacità di leggere una pallacanestro dove devi imboccare i due esterni, far toccare loro molto la palla, ma che può anche mettersi in proprio e creare situazioni per il pick and roll. Sul lungo non sono un fautore di un "centrone", ma prediligo due "quattro" uno dei quali intercambiabile e che sappia giocare pure sotto canestro. Se dalla panchina si riuscisse ad avere anche un giocatore di peso per cambiare gioco, sarebbe meglio. Stiamo cercando di costruire un certo di tipo di squadra, magari un po' corta ma che sappia giocare una pallacanestro più aggressiva e rapida».
– Quindi la telefonata del procuratore di Howell in società è stata inutile?
«Per me Howell è un giocatore interessante, ma che deve giocare all'interno di un certo sistema. Quando Rolando è esploso qua aveva un play come McIntyre che sapeva come innescarlo, un tiratore quale Hoover, Oliver, Montonati che usciva molto dall'area: tutte cose che hanno permesso a Howell di dominare l'area, ricordando che la Legadue non è la A. Ma anche lui sembra abbia delle pretese molto molto elevate».
– Come play di riserva Busca o Mokongo?
«Mokongo è sotto contratto, se accetta le nostre condizioni può restare. Busca è libero; so che ha parlato con Sindoni, la sua richiesta mi sembra un po' forte».
– Chi vorrebbe che rimanesse di quelli non sotto contratto, oltre a Young?
«Tourè:é un giocatore dagli ampi margini di miglioramento».
– Una nuova Orlandina per arrivare dove?
«La società è attiva, siamo sempre in contatto, so che le parole in questo periodo valgono nulla. A me interessano le cose concrete e sapere che i giocatori che dovranno venire da noi danno una certa risposta. L'importante – conclude Sacchetti – è che, sull'esempio di McIntyre e Howell, vengano qui degli atleti che hanno voglia di affermarsi».

Giuseppe Lazzaro

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