ORLANDINA Basket

La Gazzetta del Sud
domenica 8 luglio 2007 at 17:25

Tutto si potrà dire di questa Orlandina versione balneare, tranne che non si sia prodigata allo spasimo sul versante del mercato per mettere su una squadra che possa competere dignitosamente con la concorrenza della terza fascia per conservare quella serie A che è l'orgoglio dell'intero comprensorio nebroideo.
E con un budget ridotto all'osso non è facile far quadrare i conti. C'è, eccome, la tentazione di fare il passo più lungo della gamba per "firmare" qualche giocatore dal nome roboante che servirebbe per creare entusiasmo nell'ambiente, ma poi la razionalità prende il sopravvento e giudiziosamente si conducono le trattative con un occhio costantemente rivolto al bilancio.
Il rischio di un dissesto finanziario è sempre dietro l'angolo e occorre stare molto attenti. Per dire il vero, il "vertice" di via Beppe Alfano si è concesso una sola deroga alla regola della parsimonia per necessità quando, la settimana scorsa, ha tentato in tutti i modi di prolungare di un altro anno il contratto al capitano dell'ultima stagione Alvin Young: per essere più convincente, il presidente Enzo Sindoni non ha esitato a fare una proposta economica molto allettante che il ds Gian Maria Vacirca ha giudicato «oltre le possibilità della società, un autentico sacrificio».
La guardia americana non s'è fatta però commuovere dimostrandosi in queste ore più sensibile alle "sirene" di Reggio Emilia e Pesaro, che con continui rilanci in questa asta a distanza si contendono le prestazioni dell'esterno di colore.
L'Orlandina ha così tolto il disturbo, sicuramente senza rancore verso un professionista che lo scorso anno è stato l'idolo della tifoseria grazie al suo spirito di abnegazione che si nutriva dell'etica del lavoro. La politica sparagnina non ha però impedito fino ad oggi al sodalizio paladino di piazzare buoni colpi che potrebbero essere il preludio per un finale di mercato col "botto", per la gioia del popolo biancazzurro.
Nella giornata di ieri, l'Orlandina ha annunciato la firma del contratto con la guardia americana Drake Diener, 26enne bianco di 1.93 uscito da DePaul University e lo scorso anno protagonista (17 punti e 5.1 rimbalzi di media) in Legadue con Castelletto Ticino sotto la guida di coach Meo Sacchetti.
Con l'acquisto di "Double D", allo stato l'Orlandina ha riempito tre delle quattro "caselle" riservate agli extracomunitari nel quintetto base: con Diener sono stati presi il centro C.J. Wallace e l'ala Tamar Slay, che nelle intenzioni di Sacchetti potrà giocare sia da "tre" che da "quattro". La società biancazzurra si è poi procurata con il comunitario di passaporto irlandese Colin Falls un cambio di lusso nel ruolo di guardia che, nello starting five, sarà appannaggio dell'ex Castelletto Ticino.
E l'imminente viaggio negli States del ds Vacirca, il quale seguirà le Summer League di Orlando (11 e 12 luglio), Las Vegas (13, 14, 15) e Salt Lake City (16, 17, 18) dovrà servire per completare il mosaico con l'ingaggio di un play e di un'ala atipica che possa giocare da "tre" e da "quattro", pescando anche nel serbatoio dei giocatori comunitari che cercano la chance della Nba. Quanto alle caratteristiche del play che dovrà prendere il posto di Mokongo, tutto dipenderà dall'esito delle trattative in corso per confermare Leo Busca in canotta biancazzurra: in caso di fumata bianca (possibile se il giocatore patavino ridurrà le pretese economiche) il regista dovrà disimpegnarsi anche da guardia, viceversa si punterà su un play puro.
Quanto ai giocatori italiani, la società comunicherà entro martedì l'acquisto di un'ala piccola proveniente dalla B2, e per il fine settimana quello di un'ala forte che l'anno scorso ha giocato in Legadue: potrebbe trattarsi di Davide Bruttini, ventenne di 2.03 che a Castelletto Ticino ha prodotto 5.2 punti e 4.2 rimbalzi in 19' di utilizzo per coach Sacchetti.
Per conoscere il roster completo bisognerà attendere ancora un paio di settimane, come dichiara Vacirca: «Entro fine luglio la squadra sarà ultimata. Puntiamo sul collettivo e sulla sua qualità globale, con rotazioni ben definite su nove giocatori».
Walter Mangano

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