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La Gazzetta del Sud
giovedì 9 agosto 2007 at 09:48


Mancava solo la firma che ieri è arrivata: Francesco Orsini, esattamente dopo due anni e mezzo, torna all’Orlandina che, così, almeno ufficiosamente, chiude il reparto dei sei italiani a referto considerato che ancora, tra una uscita ed un ipotetico nuovo ingresso, qualche movimento è possibile. La guardia livornese era salito agli onori della ribalta nel 1995 quando venne acquistato, da autentica promessa, dalla Virtus Bologna che investì un miliardo tondo tondo di vecchie lire sul giocatore che si guadagnò, infatti, l’appellativo di “mister miliardo”. Ma un brutto infortunio al ginocchio ed un lungo periodo di riabilitazione mozzarono molte prospettive della carriera di “Orso” che ritornò in auge, dopo una stagione a Montecatini, nella stagione 1999-2000 quando fu uno dei trascinatori di Roseto alla conquista della serie A2. Nell’estate 2000 Orsini fu il colpo ad effetto della campagna acquisti del presidente Enzo Sindoni per la neopromossa in B1 Orlandina che puntava subito al salto in A2 visto che la riforma dei campionati portava in dote ben sei promozioni. Nel quintetto tipo insieme a Fantozzi, Plateo, Pastori e Bianchi, Orsini fu l’autentico trascinatore con i biancazzurri che, partiti in affanno (1-6 lo score tra vinte e perse iniziali), effettuò una prodigiosa rimonta con l’avvento del “mago” Franco Gramenzi in panchina chiudendo al secondo posto in stagione regolare e vincendo a mani basse i play-off superando dapprima Riva del Garda e poi Pavia in finale per 2-0 e conquistando la neonata Legadue nella indimenticabile nottata del 12 maggio 2001. Orsini fu confermato successivamente diventando un buon cambio al piano di sopra dal 2001 al 2003. Quando l’Upea retrocesse in B1 l’atleta toscano non solo rimase a Capo d’Orlando, godendo sempre della fiducia del presidente, ma venne nominato leader, insieme a Fantozzi, di uno spogliatoio però per niente coeso e con i paladini che si salvarono solo nel secondo turno dei play-out. Poi la nuova ascesa nel 2004-’05 con l’arrivo a Capo d’Orlando di Giovanni Perdichizzi in panchina. Nello “starting five” delle meraviglie e formato da McIntyre, Hoover, Oliver, Montonati e Howell, non trovò tanto spazio Orsini seppur investito della fascia di capitano. Per questo, nel febbraio 2005 con l’Upea saldamente in testa alla classifica, Orsini chiese la cessione e andò in B1 alla Virtus 1934 Bologna mentre i suoi ex-compagni conclusero trionfalmente l’annata polverizzando ogni record con 27 vittorie su 30 partite e 54 punti su 60 con la storica conquista della serie A. Nel 2005-’06 con la Silver Porto Torres e nel 2006-‘07 nella Confcommercio Patti (13,7 punti di media), Orsini ha potuto giocare titolare disputando due buone annate in B1. Il ritorno a Capo d’Orlando di Orsini è collegato all’operazione-Pozzecco. Con il neo-play dell’Orlandina “Orso” è grande amico ed è stato importante nel convincerlo ad accettare la piazza paladina invece che quella ben più remunerativa della Virtus Bologna. Per questo Sindoni ha voluto premiare Orsini non solo facendogli sottoscrivere un contratto annuale ma assegnandogli pure la fascia di capitano che tutti davano per certa a Pozzecco. Con Orsini l’Orlandina ha completato il reparto degli italiani che risulta essere composto anche da Pozzecco, Fabi, Pomenti, Ndoja e Bruttini. In teoria mancherebbe un lungo di riserva, un vero centro magari dotato di passaporto italiano e, per questo, non si esclude l’uscita dal contratto (in scadenza nel 2008) di Juan Manuel Fabi o il suo eventuale prestito e poter prendere quello che serve. Come Fabi potrebbe rimanere per assicurare intensità negli allenamenti e sedersi in tribuna la domenica. Con Orsini sono otto gli acquisti della nuova Orlandina che, unite alla conferma di Pomenti e Fabi stesso, vedono adesso il direttore sportivo Gian Maria Vacirca al lavoro per prendere un lungo titolare ed un play di riserva visto che Orsini sarà il naturale cambio di Diener anche se il suo ruolo sarà importante più dentro lo spogliatoio che sul parquet.
 

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