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La Gazzetta del Sud giovedì 13 settembre 2007 at 16:47
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Be' ragazzi, c'è poco da dire: usciamo dall'Europeo giustamente, perché siamo stati letteralmente inguardabili. A parte Beli che è stato l'unico a non arrendersi e a dimostrare di essere un fenomeno, per il resto ne usciamo molto ridimensionati. Come ricordavo qualche giorno fa, in tanti si sono fatti "abbagliare" dalla prospettiva Nba che questa squadra aveva ma, se fosse stata davvero la Nazionale più forte di sempre, non avrebbe perso così. Io poi non voglio nemmeno discutere le qualità dei singoli perché sono il primo a dire che quando ci sono giocatori bravi vanno un po' "pompati", però bisogna rendersi conto che non siamo gli unici ad aver mandato due giocatori nella Nba, anzi. Quindi non c'è nulla da recriminare, perché abbiamo vinto solo con la Polonia e, "rubando", con la Turchia, e infine perso con la Germania che è più scarsa di noi. Senza contare che a loro la partita non l'ha fatta vincere Nowitzki ma un "contorno" fatto dai vari Roller che ha fatto il cambio di Porta a Biella, oppure Okulaja col quale ho giocato due anni e che è fortissimo, ma per carità... E poi, giochiamo troppo male: non siamo arrivati a segnare 60 punti nonostante Beli ne abbia fatti 25 con tutto l'infortunio! Anche il discorso del gruppo mi appassiona poco: si litiga con la moglie, io stesso a Varese nell'anno dello scudetto arrivai alle mani col Menego, ma poi in campo devi e puoi giocare di squadra lo stesso. Peraltro coloro che "comandano" sono bravissime persone come Basile, Soragna, Marconato: non è quello l'ago della bilancia. Però, entrare nelle prime otto d'Europa ci poteva stare, così come qualificarci alle Olimpiadi. Questo mi dispiace soprattutto per Sindoni perché lui credeva davvero che io potessi andare a Pechino. Oddio, un po' ci speravo anch'io e invece per due anni non parteciperemo a grandi manifestazioni. Tempo di una rifondazione? Mah, io penso che un ct debba semplicemente portare in Nazionale i più forti, o i più adatti, senza troppi programmi a lunga scadenza. Quanto a me, tra due anni sicuramente non giocherò più e probabilmente sarò a Formentera a grattarmi. Ma se qualcuno dei "vecchi" dovesse avere ancora stimoli non vedo il motivo di chiuder loro le porte. Poi, se devo dire come la penso, il problema è che non abbiamo una Federazione forte, che tuteli gli italiani nel nostro campionato: la Nazionale campione d'Europa del 1999 aveva un'identità e caratteristiche che via via sono state stravolte. Ricordo un litigio con Recalcati prima degli Europei del 2003 in Svezia quando criticai Maifredi per l'aumento degli extracomunitari e Charly era sicuro che non avrebbero "stravolto le regole", e ora ce ne sono quattro più due comunitari! Senza contare che i sei "italiani" sono spesso: uno che ha incontrato all'Hollywood un'italiana e l'ha sposata e un altro che forse aveva un trisavolo in Friuli. Insomma, i russi capaci di giocare saranno in tutto dieci, ma lì almeno due devono giocare sempre: da noi un Datome, a Siena, non vedeva il campo. |
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