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Rassegna Stampa |
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Gazzetta del Sud - giovedì 11 ottobre 2007 at 09:37
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Rinfrancata nel morale dopo la prestazione corsara a Napoli, la Pierrel Capo d'Orlando cerca la conferma stasera al "PalaFantozzi" (inizio ore 20,30) contro la capolista Cantù dell'ex Torin Francis, autentica rivelazione di questo primo scorcio di torneo. In tanti si sono meravigliati per l'exploit dei biancazzurri sul parquet partenopeo, anche perché conseguito con tanti giocatori delle seconde linee, a cominciare da uno strepitoso Ndoja che ha avuto sulla gara l'impatto di un veterano, ma non il coach Meo Sacchetti: «Ci contavo su uno scatto d'orgoglio della mia squadra e soprattutto sulla risposta di quei giocatori come Fabi e Ndoja che in queste settimane hanno la grande occasione di mettersi in mostra, in conseguenza delle forzate assenze degli infortunati Pozzecco, Slay e Falls. La loro risposta fino ad oggi è stata positiva, mi auguro che continuino su questa strada». Adesso bisogna ripetersi con i brianzoli di Luca Dalmonte, ed il tecnico pugliese capisce bene che non sarà facile: «Non sono così ingenuo da credere che con la vittoria di Napoli abbiamo risolto tutti i nostri problemi, ecco perché ho detto ai ragazzi che per battere Cantù dobbiamo continuare a crescere non solo tatticamente ma anche in termini di intensità ed aggressività in quanto ci troveremo di fronte un avversario che ha una condizione atletica senz'altro superiore a quella mostrata dai partenopei». Scendendo nel dettaglio tattico, da quali insidie dovrà guardarsi stasera la Pierrel? La risposta è affidata a Ugo Ducarello, preziosissimo assistente di Sacchetti: «Cantù è una squadra votata alla corsa, con 4 esterni veloci tra cui il play Wood che spinge il contropiede e cerca Mazzarino nelle transizioni. Ha giochi d'attacco che portano gli esterni al tiro e ricorre spesso al pick and roll con Wood che viene utilizzato per situazioni di penetrazione e scarico, mentre Mazzarino e Mc Grath vanno direttamente al tiro. In difesa i brianzoli sono rognosi: i loro esterni fanno pressione sul portatore e quando recuperano palla partono subito in contropiede. Quanto ai loro lunghi, l'ex Francis si occupa del lavoro sporco, mentre l'ala forte Abukar, a dispetto dei suoi 208 centimetri, sa giocare fronte a canestro e sa colpire dal perimetro come un esterno. Dobbiamo stare molto attenti in area sui tagli di Francis che è un fattore ai rimbalzi offensivi, e non farci sorprendere dall'altro lungo Cukinas che alterna tiri da 3 con movimenti spalle a canestro e chiusure con la mano destra. La partita potrà essere decisa dai nostri lunghi con Wallace che dovrà attaccare Abukar nell'1 contro 1, mentre Howell e Wojcik, spalle a canestro, dovranno imporsi contro avversari meno esplosivi e meno dotati tecnicamente come Francis e Cukinas. Infine, se riusciremo a sporcare le linee di passaggio per Mazzarino e a correre in contropiede come abbiamo fatto a Napoli, la vittoria non potrà sfuggirci». Dunque, starting five confermato per la Pierrel con Fabi, Diener, Ndoja, Wallace e Howell. Cambi di lusso Wojcik, Gugliotta e Bruttini.
Walter Mangano
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