Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - lunedì 15 ottobre 2007 at 09:17

Entusiasmo negli spogliatoi dopo la terza vittoria consecutiva su una Benetton Treviso alla quale Capo d'Orlando, evidentemente, sta indigesta. Sprizza gioia da tutti i pori coach Romeo Sacchetti: «Sicuramente siamo soddisfatti – dice il coach della Pierrel – perché abbiamo fatto 30-35' alla grande. Poi eravamo un po' stanchi, ci sono stati i problemi del quinto fallo di Howell, Wojcik che ha giocato tantissimo e Slay che, praticamente, aveva fatto mezzo allenamento: complimenti a chi lo ha rimesso in piedi. Ci mancava un sostituto per dare fiato a Fabi per la febbre che ha colpito Mazeika e loro hanno recuperato. Ma è stato importante l'atteggiamento, siamo rimasti concentrati senza disunirci sino alla fine, gli episodi potevano risultare determinanti ma non abbiamo rubato la partita certamente».
Nel primo tempo spesso la squadra è risucita a correre in contropiede dominando a rimbalzo con un Wojcik devastante. «Stiamo giocando ogni tre giorni e non siamo al completo. Wojcik giovedì ha potuto sentire la stanchezza, ma contro Treviso ha giocato benissimo, è andato in contropiede, ha recuperato una palla coast to coast. Dobbiamo continuare così, c'è un po' di rammarico per quello che abbiamo perso prima ma ormai dobbiamo guardare avanti».
La tripla di Slay del 74-69 è risultata determinante: «Certo. Questa volta non l'abbiamo subìta, ma segnata. Dobbiamo cercare di migliorare ancora certe situazioni di lettura quando siamo stanchi».
Adesso le trasferte di Milano e Roma: è l'ora del "Poz"? «Non lo so. Io vivo alla giornata, quando i medici mi diranno che Pozzecco potrà giocare sarò contento».
Alessandro Ramagli ammette la sconfitta: «Abbiamo indubbiamente dato l'impressione di non essere ancora pronti e in più, rispetto alla vittoria con Varese di giovedì, dimostrato difficoltà dal punto di vista dell'energia e dell'intensità. Capo d'Orlando ha dimostrato di essere più squadra di noi. È vero che alla fine ci siamo riavvicinati, ma è l'unica cosa buona che ci porteremo dietro da questa trasferta».

Giuseppe Lazzaro

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