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Rassegna Stampa |
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messinasportiva.it - lunedì 15 ottobre 2007 at 09:26
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La "piccola" Capo d'Orlando sgambetta la "grande" Treviso, scesa in campo sul parquet del PalaFantozzi con l'eccessiva presunzione di poter piegare agevolmente i padroni di casa. La formazione di coach Sacchetti invece non vuole rinviare l'appuntamento con il primo successo stagionale davanti ai propri tifosi dopo i due ko con Virtus Bologna e Cantù. La Benetton scende in Sicilia priva dell'azzurro Mordente e con il turco Atsur non al meglio, mentre in casa Pierrel rientra Slay (smaltiti i problemi alla schiena), ma deve rinunciare per una tonsillite al lituano Mazeika oltre ai lungodegenti Pozzecco e Falls. L'avvio di gara è a marchio Pierrel: grazie ad una partenza lanciata che dopo appena tre minuti di gioco vola sul +10 (12-2). La Benetton sembra non ritrovarsi sul parquet, e resta ancorata alla gara grazie ad alcuni fischi arbitrali che impediscono ai padroni di casa di allungare e creano i primi malumori sugli spalti. Il canestro di Ndoja garantisce un vantaggio di +7 (25-18) per la Pierrel al termine della prima frazione, un vantaggio che diventa più consistente nel secondo quarto quando con Slay viene raggiunto per la prima volta il massimo vantaggio di +15 (40-25). Al rientro dall'intervallo grande paura per uno scontro aereo tra Austin e Slay, i due americani restano entrambi sul parquet doloranti, per fortuna nulla di serio. La gara continua a scorrere sul binario unico di una Pierrel padrona del campo e che con un volitivo Wojcik regala agli sportivi orlandini la gioia di un sorprendente +17 (42-32). Da qui la Benetton confusa e poca aggressiva recupera convinzione ed agonismo, grazie a due triple consecutive messe a referto da Soragna e Johnson. La gara diviene combattuta, sebbene ancora una volta con Slay la Pierrel si riporta al +15 (58-43). La Benetton però non molla anche perché i tre fischietti arbitrali ne combinano di tutti i colori, e dagli spalti piovono copiosi i fischi ed il palazzetto s'infiamma divenendo una bolgia. Un discusso fallo di Howell su Johnson è all'origine di tutto: al centro della Pierrel è sanzionato il quarto fallo, le sue proteste generano un tecnico. Dalla lunetta l'ex Nba Johnson fa 0/2, mentre i liberi derivati dal tecnico sono tirati da Austin e riavvicinano i trevigiani. Gli arbitri contestati dagli spalti e dalle panchine fischiano un tecnico anche ai trevigiani che sprofondano a -18 nel punteggio in virtù dei liberi di Diener ed alla tripla di Slay (63-45), appena attenuata dai successivi quattro punti ospiti realizzati in finale di tempo. L'ultimo quarto vede la Pierrel pagare lo sforzo fisico del ritmo impresso alla gara e cedere di colpo, mentre la Benetton con facilità penetrava sottocanestro o eludeva la zona dei paladini con conclusioni dalla distanza. Mattatori Soragna, Chalmers ed un devastante Austin che al termine della gara avrà messo a referto 24 punti e 13 rimbalzi. La Pierrel difende con le unghie e con i denti il proprio vantaggio che si assottiglia ad appena due punti (71-69) quando alla sirena mancano meno di due minuti. L'immediata reazione dei padroni di casa spezza i sogni di sorpasso trevigiano, la firma il prezioso Tamar Slay con una tripla che brucia la retina per il 74-69. Poi Capo d'Orlando amministra e controlla le ultime velleità della formazione di coach Ramagli, in campo a lungo senza il giusto "mordente" se si esclude l'ultima frazione. Pierrel Capo d'Orlando - Benetton Treviso 79-75 (Parziali: 25-18, 19-14, 20-17, 15-36) Pierrel Capo d'Orlando : Fabi 5 (1/5 da due; 0/3 da tre), Diener 13 (4/7; 0/5), Slay 17 (2/6; 4/5), Wallace 18 (4/11; 3/4), Wojcik 17 (6/8 da due;), Orsini ne, Bruttini ne, Howell 7 (2/2 da due), Ndoja 2 (1/2 da due), Fazio ne, Gugliotta (0/1 da tre). Coach: Romeo Sacchetti. Benetton Treviso : Austin 24 (8/14; 1/4) , Soragna 10 (2/2; 2/6), Chalmers 13 (5/13; 1/5), Johnson 3 (0/2; 1/3), Mensah-Bonsu 11 (4/5 da due), Maresca 10 (3/5; 1/4), Atsur, Martinoni ne, Fantoni 2 (1/2; 0/1), Gigli 2 (1/4 da due), Renzi ne, Saccaggi ne. Coach: Alessandro Ramagli. Arbitri: Cicoria Giampaolo, Seghetti Dino, Filippini Massimiliano.
Giuseppe D'Amico
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