Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - martedì 16 ottobre 2007 at 15:37

Il pensiero della Pierrel è già alla doppia trasferta di giovedì a Milano e domenica a Roma, due tempi del basket italiano contro altrettante favorite per lo scudetto che al momento sarà difficile scucire dalle maglie della Montepaschi Siena. La squadra di Capo d’Orlando può affrontarle con rinnovata serenità e fiducia sulle proprie capacità, enormi a giudicare dalle prime quattro giornate, anche se la classifica dice che i biancoazzurri sono a quota 4 ed a meno 1 in media inglese per via dei 2 ko interni. Ma domenica finalmente il tabù del PalaFantozzi è stato sfatato con una prova anche rabbiosa di un team che ha voluto scrollarsi di dosso ogni paura e remora e tutte le avversità che ha dovuto affrontare. Ad ammirare i paladini contro una big come la Benetton Treviso nessuno avrebbe pensato che mancavano gente come Pozzecco (rientrerà con Udine), Falls (a fine novembre) e Mazeika (se la febbre da tonsillite gli dà tregua partirà per Milano) o che sul parquet c’erano acciaccati come Slay e Howell. Per più di 30’ è stata una sinfonia che ha stordito rivali ancora in embrione come squadra ma certo formati da campioni da far tremare come l’ex Nba Johnson, Mensah-Bonsu e Chalmers o nazionali come Soragna e Gigli. “Grande temperamento, grande fiducia, grande intensità e grande pubblico – afferma euforico il presidente Enzo Sindoni – per una vittoria che vale oro. Il campionato è duro, il calendario difficilissimo ma noi vogliamo salvarci e ci riusciremo. Diamo merito a chi ha giocato senza pensare a chi non c’era e godiamoci questo successo che ci consente di lavorare con maggiore tranquillità ed di guardare con serenità alla doppia trasferta”. Ognuno ha messo un mattone al trionfo, dai lunghi Howell e Wojcik, quest’ultimo stoicamente in campo 31’ a 37 anni, a 3 giorni dal match precedente e con una forma fisica ancora non al top, dal sempre più convincente Wallace (15 rimbalzi e primato nella speciale classifica), al leader Diener, regia lucida e canestri fondamentali, a Fabi che in una serata non ispirata al tiro ha dispensato ben 7 assist confermando progressi sul piano della maturità raggiunta dopo anni di muffa in panchina, agli stessi Ndoja e Gugliotta che si sono prodigati in difesa, per finire a Tamar Slay, recuperato per emergenza ed autore di un bel 4/5 da 3 con il primo canestro della sfida e quello del 74-69 che ha sancito la strameritata vittoria. “Bravo lui e chi l’ha rimesso in piedi a tempo di record, altre volte avevamo subito il tiro da 3 punti decisivo ma stavolta è andata bene e ci ha premiati giustamente”, spiega coach Sacchetti.
Claudio Argiri

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