Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - mercoledì 17 ottobre 2007 at 10:07

Subito un'avvertenza: durante questa breve telefonata, abbiamo avuto l'impressione che Meo Sacchetti abbia fatto gli scongiuri almeno due volte. E sì, perché tutto sembra andare sin troppo bene in quest' Orlandina, al di là dei "soli" quattro punti frutto comunque di tanta sfortuna e di infortuni in serie. E domani a Milano potrebbe rientrare Mazeika, ormai sfebbrato, mentre Pozzecco continua a fare di tutto per esserci (ma sarà difficile) domenica a Roma.
– Coach, sei l'uomo più amato di Capo d'Orlando: con mezza squadra fuori, hai battuto la Benetton e potevi trovarti a punteggio pieno. In più, l'ambiente trasuda entusiasmo e serenità. Poco manca che ti candidino a sindaco contro Sindoni...
(primo scongiuro) «Eh, vorrei che fosse così anche a fine campionato... Quando le cose vanno comunque bene, al di là dei problemi fisici, è più facile trasmettere serenità al gruppo e all'ambiente. Detto questo, come il presidente Sindoni neanch'io ho rimpianti, anche perché non servono a niente: certo non mi daranno due punti in più in classifica se mi lamento perché ho perso due partite in volata. Quindi andiamo avanti così, cercando di proseguire nella crescita che ci dovrà portare ad essere una squadra vera: per i bilanci aspettiamo almeno di chiudere il primo mese di campionato».
– Però la Pierrel ha già messo da parte uno "scalpo" importante, quello della Benetton Treviso.
«Abbiamo giocato molto bene, e non solo per 30'. Quando abbiamo subìto la rimonta nel finale, siamo venuti fuori da una situazione difficile con grande grinta e voglia di vincere, ma anche con tecnica e il contributo di tutti».
– A proposito di contributo, c'è qualcuno che sta dando più di quanto ti aspettassi?
(secondo scongiuro) «Beh, Wallace. Lo dico sottovoce perché spero duri, ma onestamente non mi sarei mai aspettato che prendesse più di 10 rimbalzi a partita».
– Chi sta un po' deludendo è invece Howell.
«Mah, Rolando ha bisogno di essere al cento per cento dal punto di vista della condizione, perché non è un lungo con grande tecnica che gli permetta di supplire. Oltretutto, se sta bene può essere più lucido, evitando problemi di falli, e trovare fiducia. Da lui mi aspetto che corra il campo in contropiede più di adesso».
– Parlando di tecnica dei lunghi, solo un nome. Anzi, un soprannome: il Professore.
«Anche Wojcik non è al massimo, nel finale contro Treviso aveva "la lingua fuori" ma ha giocato con grande voglia di rivalsa dopo la prestazione negativa con Cantù. Per ora, è una gran persona. Anche Slay è stato decisivo ma non ne aveva più. Ecco perché è importante recuperare gli infortunati: per allungare le rotazioni».
– Due trasferte in pochi giorni, sui campi di squadre "ricche" ma ancora lontane dalla condizione ideale. Obiettivo?
«Guardo sempre a una partita per volta, non faccio programmi più a lunga scadenza. Dobbiamo giocare al massimo, dare tutto quello che abbiamo e poi si vedrà».
– Cosa puoi dire dell'ipotesi di un tuo tesseramento come giocatore, dopo la gara da tre punti tra te e Pozzecco finita su Youtube e nella quale hai ben figurato con un 3 su 5?
«Ah sì, è su Youtube? (Ride) Ecco, per farti capire com'è messo il Poz, pensa che la seconda gara l'ho vinta io...».

Max Passalacqua

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