Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - sabato 20 ottobre 2007 at 08:57

L'impresa è di quelle che non si dimenticano facilmente. La vittoria della Pierrel al Palalido di Milano, arrivata dominando la blasonata Armani Jeans, resterà nella memoria dei tifosi che hanno seguito la squadra nella trasferta lombarda e di quanti hanno a cuore le sorti dell'Orlandina. Ma il successo di giovedì sera – per come è arrivato e per quello che vale, anche in termini di classifica – merita qualche considerazione ulteriore, così come l'avvio di stagione della truppa di Meo Sacchetti.
Intanto, è utile rilevare come i "numeri" premino la Pierrel rendendo giustizia allo straordinario rendimento della squadra biancazzurra: secondo attacco assoluto dietro la Virtus Bologna (82.2 punti di media), secondo posto, stavolta dietro la Fortitudo, nei rimbalzi (38.4 a partita), Drake Diener miglior marcatore del campionato a 21.6 di media con 24.4 di valutazione, anche qui al primo posto assoluto davanti al canturino Wood e all'altro paladino CJ Wallace (21.6) che sta mettendo insieme 15.5 punti (quindicesimo del campionato) e 11.8 rimbalzi (secondo): curiosamente ne ha catturati di più in attacco (6) che in difesa (5.8). Tra i "bomber" della Lega A c'è anche Tamar Slay, nono a 16.7 di media.
Che a questa squadra il talento e le "bocche da fuoco" non manchino è testimoniato anche dalle percentuali offensive: solo 15. nel tiro da due col 47.5% e 14. nei liberi col 69.7%, la Pierrel è infatti la migliore in assoluto dai 6.25 con il 44.7%, frutto di 46 triple realizzate su ben 103 tentativi, oltre 20 a partita. E l'11/20 del Datch Forum è stato a dir poco determinante nell'impresa confezionata da Wojcik e compagni.
Dove l'Orlandina non eccelle è chiaramente negli assist (9.8 per gara), un dato inevitabile vista l'assenza forzata del play titolare e punto di riferimento in campo, oltre che "simbolo" della squadra del presidente Enzo Sindoni. Un dato destinato però a crescere quanto prima, visto che il Poz scalpita per rientrare sul parquet. «Sto lavorando come un pazzo, anche se con criterio – spiega il campione triestino – perché in casa contro Udine ci sarò, a tutti i costi. È una brutta situazione, sto letteralmente impazzendo per il fatto di non poter giocare e anche perché si è trattato di un infortunio non particolarmente serio, ma che io stesso ho inizialmente trascurato facendolo aggravare. Ora però va molto meglio – prosegue Pozzecco – riesco a correre, vado a destra senza troppi problemi mentre quando vado a sinistra ho ancora dolore. Ma anche rispetto a quattro-cinque giorni fa il miglioramento è notevole».
– Calma, però: il tuo recupero è troppo importante e non va affrettato. E poi, i tuoi compagni stanno facendo di tutto per renderti più tranquillo.
«Guarda, devo proprio ringraziarli perché già sto male e sento la responsabilità di non poter dare il mio contributo in campo, ma se le cose non andassero così bene sarei diventato pazzo. In questo è stato bravissimo Meo, perché ha responsabilizzato le cosiddette "riserve" ottenendo da loro il massimo. Penso in particolare a Fabi, che è certamente un buonissimo giocatore ma che per due anni non ha giocato mai, è stato catapultato prima nel ruolo di cambio del play e poi addirittura di titolare, e sta portando la squadra alla vittoria. Anche Diener e Wallace stanno dando più di quanto ci si attendesse».
– D'accordissimo su Sacchetti, in generale la sensazione è che quest'anno il gruppo sia davvero compatto.
«Verissimo. Ma è tutto l'ambiente che è diverso: quando Rolando è uscito per falli contro Treviso, Sindoni è andato a dargli il "cinque" riconoscendo il lavoro che aveva fatto. Sono piccole cose, ma che contano».
E allora, ragazzi: ancora un po' di «piccole cose che contano» domani a Roma, poi in casa con Udine torna il Poz. E lì si potrà davvero cominciare a volare.

Max Passalacqua

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