Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - venerdì 26 ottobre 2007 at 09:45

Il condottiero. Coach Meo Sacchetti fonda il progetto- Pierrel sull'unità del gruppo, dentro e fuori il parquet, a prescindere dai singoli. Ed è su queste basi che il baffuto tecnico di Altamura sta raccogliendo i risultati sperati considerato che non sono pochi 6 punti, con l'equo bilancio di 3-3, senza avere ancora potuto utilizzare Pozzecco e Falls e con Slay schierato solo in tre occasioni oltre ad un calendario molto difficile.
«Sì, onestamente- dice il vice-campione olimpico di Mosca '80- per come erano andate le cose, senza Pozzecco per sei partite e con i problemi che abbiamo avuto con Slay e Falls oltre ad altre piccole cose come l'influenza di Mazeika che non è un giocatore da quintetto-base ma che ci può dare qualcosa, dobbiamo essere soddisfatti. C'è un po' di rabbia forse per due punti in più che potevamo avere tra le partite perse in casa con Virtus Bologna o Cantù. Però non abbiamo l'abitudine di guardare indietro e andiamo avanti sperando che le cose come organico possano andare meglio».
Prima di pensare a Udine tutti sfogliano la margherita: domenica ci sarà Pozzecco e come si sta allenando in questi giorni?
«Se convocherò Gianmarco significa che penso di farlo giocare perché, altrimenti, non ha senso convocarlo e farlo rimanere seduto. Si è allenato un'ora e un quarto al giorno, farà adesso l'ultima visita di controllo dal prof. Carianni per il responso. Ha comunque lavorato bene, certamente non è nelle smaglianti condizioni di forma viste nel pre-campionato e se il prof. Carianni mi darà lo sta bene io lo utilizzerò».
Arriva la Snaidero Udine con 8 punti in classifica, bella realtà e con tanti giocatori di esperienza e qualcuno letale uscendo dalla panchina come Schultze: come batterla?
«È una squadra che non ha punti di riferimento vicino a canestro, tranne un po' il lungo Sales che gioca qualche volta di spalle al tabellone. Sono ottimi giocatori perimetrali, gli piace spingere pure a loro in contropiede con Allen e Green. È una squadra da prendere molto con le molle perché in cinque minuti può fare veramente male con quattro-cinque triple. Logicamente noi cercheremo di sviluppare quello che abbiamo, molto dipenderà sicuramente da Pozzecco se potrà giocare perché con lui possiamo farlo in una maniera e senza in un'altra. Come ho detto inizialmente se riusciamo a scindere questi due modi di giocare come abbiamo fatto fino adesso con l'inserimento di Pozzecco potrebbe essere sicuramente una cosa migliore. Ma la risposta la darà il campo».
Da tre partite intanto lei schiera Wojcik nello "starting-five" per Howell: perché?
«Adam all'inizio non ha giocato in quintetto ma è un ragazzo molto a modo e che non ha fatto alcun problema. Ma adesso siamo al punto di vedere anche questa accoppiata Pozzecco-Howell. Perciò vedremo il rendimento di Rolando quale sarà con un play che gioca in velocità e che riesca ad innescarlo in un modo più rapido come il "Poz"».
Giuseppe Lazzaro

Indietro - Stampa