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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - mercoledì 31 ottobre 2007 at 16:01
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Meo Sacchetti è un uomo felice. Su di lui (e sul gm Vacirca) il presidente Sindoni ha puntato forte per aprire un nuovo ciclo e le prime sette partite hanno detto che la scelta è stata azzeccata. Quattro vittorie conquistate tra tante difficoltà, il quarto posto in classifica (in condominio), due successi sfiorati (in casa con Virtus Bologna e Cantù), un gioco brillante che contro la Snaidero Udine ha consentito di toccare quota 100 punti e soprattutto tanta umanità che il coach "sparge" dentro e fuori dal campo e che rappresenta il vero segreto del gruppo. Meo Sacchetti è stata una colonna del basket italiano degli anni '80 e '90, ha vinto un argento olimpico e un oro europeo, ha fatto la storia di questo sport e adesso, dalla panchina, sta mettendo a disposizione dei giocatori che allena un immenso patrimonio di tecnica ed esperienza. La vittoria su Udine per lui ha avuto un significato particolare. «Eravamo un po' in emergenza per la nuova assenza di Tamar Slay, ma la squadra ha risposto in maniera splendida. Merito anche del pubblico che ha creato un'atmosfera magica. È stato bellissimo giocare in questo clima. Tutti i ragazzi erano motivatissimi ed hanno ricevuto la spinta che ci ha consentito di vincere addirittura con 28 punti di margine. Devo dire che prima dell'inizio, consapevole della forza dei friulani e delle difficoltà che avevamo avuto in settimana, avrei messo la firma per una vittoria all'ultimo secondo. Invece sul parquet le cose sono andate diversamente. E ne sono felice». – Debutta Pozzecco e Howell esplode: per un ulteriore salto di qualità è questa la chiave? «La mia sensazione è che Rolando abbia beneficiato dell'esordio di Gianmarco innanzitutto sotto il profilo psicologico. L'ho visto subito sicuro, mentalmente forte, come se non vedesse l'ora di poter giocare assieme al nostro playmaker. E i risultati, al di là di punti e rimbalzi, sono stati davvero buoni. La speranza è che questa prestazione trovi continuità sin dalla trasferta di Avellino». – Il campionato nella fascia centrale è diventato molto equilibrato e competitivo. Ma forse, per il valore di questa Orlandina, bisogna cominciare ad essere un po' ambiziosi, così come vuole il presidente. Che per natura non si accontenta mai e sogna di raggiungere traguardi sempre più importanti. «Nella nostra tabella di marcia avevamo fissato un primo bilancio dopo 6-7 gare. Se pensiamo agli infortuni con cui abbiamo dovuto convivere, gli 8 punti ottenuti sono molto soddisfacenti. Possiamo quindi guardare al futuro con serenità, senza perdere mai di vista l'umiltà e l'intensità con cui dobbiamo affrontare ogni partita. La differenza sta tutta lì: se pensiamo di essere diventati belli, rischiamo di fare più di un passo indietro. Invece l'obiettivo è crescere costantemente, sin dall'allenamento del martedì». – Slay ci sarà ad Avellino? «Non ho nessuna intenzione di impiegare un giocatore a tutti i costi. Non è nella mia mentalità. Se venerdì riuscirà ad allenarsi bene, domenica valuterò il suo eventuale utilizzo».
Paolo Cuomo
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