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Rassegna Stampa |
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Gazzetta del Sud - sabato 3 novembre 2007 at 09:42
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Rispettare la cabala. Domani sera al "Pala DelMauro" (palla a due ore 18,15, arbitri Cicoria, Duranti, Ursi) per l'ottava giornata va in scena la terza sfida in Irpinia in serie A tra Air Avellino e Orlandina con un bilancio favorevole ai biancazzurri. Difatti, a parte un lontanissimo precedente che vide vincere la Scandone nella stagione 1985-'86 in C1, i paladini hanno sbancato il parquet campano il 6 novembre 2005 (78-84, 18 punti di Janicenoks, 17 Jelic e Carter) e l'8 ottobre 2006 alla prima giornata dopo il caso-Esposito che aveva lasciato la truppa di coach Giovanni Perdichizzi il giorno prima (72-83, Young 25). Non c'è il due senza il tre come avvenuto nelle sconfitte interne subite con Cantù? Ripetere le due vittorie passate, che pesarono oro colato in ottica salvezza, può essere importante per le ambizioni della Pierrel che, novità dell'ultima ora, dovrebbe poter contare su Tamar Slay che sembra recuperato e magari impiegabile a gara in corso mentre il tecnico Sacchetti, in tal caso, presenterebbe lo stesso "starting five" visto annientare Udine nel primo quarto: Pozzecco, Gugliotta, Diener, Wallace, Howell. Avellino ha 6 punti in classifica (due vittorie esterne ed una interna nel computo del 3-4) e in questa stagione la famiglia Ercolino, proprietaria della società, ha allestito un roster di alto livello tecnico per non dover patire le pene dell'inferno prima della salvezza, obiettivo che i biancoverdi hanno sempre raggiunto da quando militano in A (2000-01) ad eccezione della retrocessione del 2006 poi finita con il ripescaggio per la scomparsa di Roseto. E, difatti, coach Matteo Boniciolli (spesso bestia nera dell'Orlandina, un passato a Udine, Fortitudo Bologna, Messina, Teramo, da due stagioni in biancoverde), può contare su un quintetto di grido e da play-off. In cabina di regia c'è Marques Green, autentico folletto dalle ganbe e movimenti rapidi e buon tiro (12,1 punti, 95% ai liberi, 4,2 rimbalzi, 5,6 assist, 16,9 di valutazione le sue cifre) che darà vita a un duello chiave con il "Poz"; gli esterni sono l'Usa Devin Smith (terzo nella classifica dei realizzatori con 21,3 punti, 61,3% da due, 41,9% dall'arco, 19,3 di valutazione) e Alex Rigetti, già nel giro azzurro (10,1 punti) che, se non fosse stato per la "legge Bosman" a Roma (dove ha militato nelle ultime sette stagioni dopo Rimini), avrebbe giocato molto di più; sotto le plance l'ala Nikola Radulovic (11,3 punti, 4,0 rimbalzi), da gennaio in Irpinia dopo l'esperienza spagnola e compagno di Pozzecco nell'Italia medaglia d'argento alle Olimpiadi di Atene 2004 e il centro Eric Williams, 2,06 metri (12,1 punti+7,8 rimbalzi) distintosi la stagione passata a Cantù (10,4+5,4). Anche dalla panchina Boniciolli ha buone frecce per il suo arco: il colombiano ancora tutto da scoprire ma dal buon talento Stalin Ortiz, guardia (8,0 punti), il play-guardia Marco Rossetti (unico ex del match, all'Orlandina in B1 nell'infausta stagione 2003-'04), il play sloveno Simon Petrov, la guardia Peter Lisicky e il lungo francese Sylvere Bryan (tutti e tre già all'Air la stagione scorsa) e l'interessante rumeno Catalin Burlacu, armadione di 210 centimetri per 115 kg. Oltre a Green-Pozzecco sicuramente saranno i duelli Smith-Diener e Howell-Williams le chiavi di volta del match.
Giuseppe Lazzaro
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