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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - martedì 6 novembre 2007 at 09:15
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Riscatto. È questa la parola che accompagnerà staff tecnico e giocatori della Pierrel Capo d'Orlando sin da oggi, quando si ricomincerà a lavorare in vista della delicata sfida casalinga di domenica con la Siviglia Wear Teramo. La débacle di Avellino e l'inguardabile secondo tempo dei biancazzurri danno adito ad alcune riflessioni. I biancoverdi di coach Boniciolli (bestia nera dei paladini: tra Teramo e Avellino ha vinto con l'Orlandina quattro delle ultime cinque partite disputate in A) hanno saputo difendere bene su Diener, dopo il suo mostruoso primo quarto, e sul peggior C.J. Wallace della stagione (ma, dopo tante "doppie doppie", ci può stare) ed hanno saputo irretire il tasso tecnico e l'esperienza di Pozzecco, surclassato dall'one man show Marques Green tanto che la "mosca atomica" ha perso 11, sanguinose palle che non hanno potuto pareggiare il conto degli 8 assist smazzati e dei 13 punti (ma con 1/6 dall'arco) realizzati. E con Tamar Slay stoicamente sul parquet ma non ancora al meglio, alla fine qualcosa la Air la doveva pur concedere e, a fronte di una prestazione insufficiente di Howell (sovrastato da Eric Williams), ecco che il "professore" Wojcik ha tenuto al "Pala DelMauro" una grande lezione di basket che, purtroppo per i suoi compagni, è stata una specie di predica nel deserto, utile per l'illusione del primo tempo e per le statistiche personali del lungo polacco (percorso netto da due con 8/8). Coach Sacchetti in sala stampa si è lamentato della scarsa reattività difensiva, giustamente; ma qualche critica il tecnico pugliese la merita visto che, stranamente, in avvio non ha presentato nello starting five il suo difensore migliore tra gli esterni, Oscar Gugliotta, proponendo uno Ndoja completamente avulso dal match. In mezzo al "Poz" e a Diener, l'ex bolognese avrebbe potuto fare parecchio in termini di difesa, lavoro sporco e palle recuperate, proprio come avvenuto contro Udine quando Gugliotta partì titolare in attesa del rientro di Slay. E poi perché l'italo-dominicano – in odore di convocazione in Nazionale, stando alle voci, per la prossima amichevole della nuova Italia di Recalcati – ha giocato appena 7'? Pare che stesse bene fisicamente e nulla di contrario è stato detto. Certo, Green ha colpito in maniera impressionante (33 punti, 5/8 dall'arco, 12 assist, 56 di valutazione!) ma anche Smith, dopo un primo tempo opaco, è venuto fuori alla distanza (22) e i 55 punti prodotti dal play e dall'esterno iripini sono risultati determinanti. Il 4-4 di Capo d'Orlando dopo otto giornate e la buona posizione di una classifica imprevedibile (in fondo ci sono Varese, Milano, Treviso, Napoli: impensabile alla vigilia) impongono di non imbastire certamente dei processi, assolutamente. Ma Sacchetti in questa settimana dovrà lavorare sugli aspetti difensivi, sulla continuità di Howell e capire che un giocatore come Gugliotta deve avere molto più spazio. Da queste basi si riparte con all'orizzonte la gara con Teramo prima del doppio impegno esterno con la rigenerata Scafati (gran colpo domenica proprio a Teramo) e Fortitudo Bologna.
Giuseppe Lazzaro
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