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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - venerdì 9 novembre 2007 at 09:18
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Il grande ex presenta Orlandina -Teramo con il cuore diviso a metà. Quando si rinnova la sfida tra biancazzurri e abruzzesi il pensiero corre subito al "gentleman" della panchina, Franco Gramenzi, 43 anni, già nove promozioni in carriera, attuale coach di Veroli che ha portato in Legadue la scorsa stagione con una straordinaria serie di play-off partendo dal quinto posto. Gramenzi, teramano "doc", arrivò a Capo d'Orlando nel dicembre del 2000 con i paladini terz'ultimi in B1 ed il presidente Sindoni che aspirava alla promozione in Legadue considerato che la riforma dei tornei avrebbe promosso ben sei squadre. Detto fatto: incredibile rimonta, secondo posto nella regular-season, play-off vinti al primo turno con Riva del Garda e al secondo con Pavia e promozione. Le strade tra la società e Gramenzi si divisero con grande rammarico dei tifosi per alcune divergenze di vedute sulla conferma o meno di alcuni "big" del tempo, in particolare Orsini e Pastori. Il tecnico ripartì da casa propria, firmando per il Basket Teramo in B1 nell'estate 2001 e compiendo il grande, doppio, salto smentendo il famoso detto secondo il quale "nessuno è profeta in patria": promozione in Legadue e in serie A (superata la Pallacanestro Messina nella finale play-off) in due anni e conferma della massima serie A nel 2003-'04 con Carter e Grant in organico che oggi ha con sé a Veroli. Come vede Franco Gramenzi la sfida di domenica? «Una partita sicuramente equilibrata- dice l'allenatore abruzzese- perché Teramo ha messo su una bella squadra che può dare molto fastidio a Capo d'Orlando. E poi anche la partenza della Siviglia Teramo è stata notevole in questa prima parte di un campionato assolutamente equilibrato e dove tutto può succedere. Difatti la squadra di coach Bianchi, pur restando nel gruppo delle attuali seconde, ha appena perso in casa con Scafati». Dove potrà arrivare la Pierrel? «Anche la partenza dell'Orlandina è stata buona, sicuramente. Ci sono giocatori importanti che non scopro certamente io. Credo che la volontà del presidente Sindoni sia quella di poter confermare innanzitutto il titolo in A ma questa Pierrel potrà anche agganciare i play-off». Sei di Teramo e hai lasciato tantissimi amici a Capo d'Orlando: per chi tiferai domenica? «Sapete tutti la stima e la riconoscenza che mi legano all'Orlandina. Mi sento spesso con il presidente, con tanti tifosi e amici e lì ho avuto una breve ma indimenticabile esperienza. Allora dico che, dentro il cuore, per un pizzico mi auguro la vittoria della Pierrel che aggancerebbe Teramo in classifica visto che ne ha più bisogno: due punti in meno e la doppia trasferta successiva con Scafati e Fortitudo Bologna". A Veroli Gramenzi conta su ben quattro ex dell'Orlandina: il fido assistente Agostino Origlio, Keith Carter, il greco Sotiris Gioulekas (determinante per la salvezza dei biancazzurri nell'ultima parte della scorsa stagione) e il solito lungo di fiducia Pietro Bianchi. Avete solo 2 punti, perché? «Dobbiamo assemblarci bene e conoscere una categoria del tutto nuova per un piccolo centro come Veroli anche perché giochiamo in campo neutro a Frosinone. Dobbiamo crescere in maturità ed esperienza per fare bene". Dalle colonne della Gazzetta Gramenzi approfitta per salutare tutti i tifosi della sua indimenticata Orlandina che un giorno spera sempre di poter tornare a guidare. Giuseppe Lazzaro
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