Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - sabato 10 novembre 2007 at 16:24

Vigilia serena in casa Pierrel, chiamata, però, domani al Palafantozzi (palla a due ore 18.15, con diretta anche via internet su Radio Italia anni ’60) a battere il Teramo per avere un saldo attivo dopo nove giornate di serie A ed affrontare con la forza della tranquillità le successive due trasferte di Scafati e Bologna. “Dobbiamo vincere assolutamente – conferma il direttore sportivo Gianmaria Vacirca – anche perché si tratta di uno scontro diretto per la salvezza che, ribadisco il concetto visto che me ne date l’opportunità, in un campionato così difficile come quello di quest’anno è il nostro unico obiettivo. Lo dimostra il fatto che ci sono dei grandi club dietro di noi, come Milano, Treviso e Napoli che siamo stati bravi a battere approfittando del loro precario stato di forma, ma che hanno mezzi economici e risorse per risalire la china e lo stanno già facendo. Solo a traguardo ottenuto potremo pensare ad altro e ci potremo divertire con i giocatori frizzanti che abbiamo. Comunque l’importante è non esaltarsi troppo e non abbattersi come è successo a Capo d’Orlando dopo il match contro Udine e dopo Avellino. Ma ripeto l’importante è battere Teramo, squadra tosta che si supera solo stando concentrati per 40’ o anche 45’ se necessario. Credo che stavolta Poeta, rimasto fuori nel ko interno con Scafati, stavolta giochi ed è un fattore ma l’arma letale è Tucker che domenica ha fatto 1/8 da 3 e di solito non sbaglia mai due volte di fila”.
Salvo complicazioni dell’ultima ora, però, i paladini hanno le armi per disinnescare gli abruzzesi, in particolare la rabbia accumulata per il tracollo di Avellino e l’euforia dei due convocati per la due giorni di raduno di Teramo con l’Italia di Recalcati, ovvero Oscar Gugliotta e Davide Bruttini. “Grande soddisfazione che cercherò di meritarmi – spiega Bruttini – con la certezza che contro Teramo faremo tutti una grande partita. Il nostro punto di forza deve essere la difesa, ma anche cuore, spirito di sacrificio e di conseguenza grande entusiasmo in attacco perché se le cose vanno bene dietro ti viene tutto più facile. Personalmente sono venuto a Capo d’Orlando per giocare e per vivere un’esperienza importante come la serie A, sapendo di trovare gente che mi stima come Vacirca e coach Sacchetti. Poi ho trovato un ambiente perfetto per far bene. Qui ognuno ti mette a tuo agio ma senza asfissiarti, la società è ok, i tifosi sono eccezionali, i compagni idem, insomma non manca niente per far bene”.
Claudio Argiri

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