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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - venerdì 16 novembre 2007 at 11:16
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«Non sono al massimo ma va bene così, l'importante è la squadra e il suo rendimento nel complesso». Con grande spirito di sacrificio Gianmarco Pozzecco sta scalando le tappe per ritrovare lo smalto iniziale, perso in quello scontro con il napoletano Fevola il 21 settembre scorso a Reggio Calabria. In attesa di tornare al massimo dei giri, si gode i 10 punti in classifica della sua Pierrel. «Le cose stanno andando in un certo modo - dice il "Poz" al termine dell'allenamento mattutino - e i miei compagni stanno giocando benissimo. Non sono ancora in forma, sono un po' in ritardo di condizione, di conseguenza, se le cose vanno bene, è giusto che si continui su questa strada. Abbiamo appena battuto di 20 punti Teramo e ci metterei la firma per vincere sempre così e non fare mai canestro. La squadra è in buona forma e il mio obiettivo è che la Pierrel vinca tanto. Sarò pronto a segnare i miei punti quando la situazione lo richiederà; in questo momento non sono necessari». - Quali differenze tra il tuo esordio con Udine e la gara con Teramo, con in mezzo la trasferta di Avellino. E quando sarai al massimo? «Per me anche con Udine non ho giocato bene anche se abbiamo vinto di 28. Ad Avellino abbiamo giocato male ed abbiamo perso. È questo che mi dà fastidio. Non sono contento di come sto giocando, ma soddisfatto di come si sta esprimendo la squadra. Vedere la Pierrel a 10 punti è la cosa più importante. È logico che devo migliorare, non posso perdere tante palle così, sto pagando un mese e mezzo di assenza ma fortunatamente i miei compagni stanno tenendo su la baracca». «Sono contento - continua Pozzecco - che la squadra stia correndo, gioca in velocità. Questo ci dà la possibilità di costruirci tiri facili». - In fondo alla classifica ci sono Varese, Treviso e Napoli con 4 punti: inimmaginabile alla vigilia. «Non è positivo per noi perché queste sono squadre che spendono e si rinforzeranno. Diverso sarebbe stato se, in fondo, ci fossero state compagini non forti economicamente. Milano sta cambiando, Varese qualcuno lo prenderà. Si tratta di squadre destinate a risollevarsi. Noi comunque non dobbiamo guardare in casa altrui». - Domenica si va a Scafati dove, a parte un lontano precedente risalente al 1984, Capo d'Orlando non ha mai vinto: in che modo affronterete una Legea vogliosa di riscatto e con il nuovo tecnico Calvani in panchina? «La stiamo preparando bene. Abbiamo fatto un buon lavoro atletico in questi giorni. Slay, per esempio, mi ha sorpreso: pur avendo problemi fisici, ha disputato una partita eccezionale. Continuiamo così». Poi il rituale. Pozzecco ha imparato una parola in dialetto: «ammunnì» (andiamo) che rivolge all'inseparabile capitan Orsini per invitarlo ad andare a pranzare.
Giuseppe Lazzaro
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Queste le agenzie di
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