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Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud - sabato 17 novembre 2007 at 09:34

Bardzo dobrze (tradotto: molto bene), Adam.
Due mesi di permanenza a Capo d'Orlando sono bastati a questo giocatore d'altri tempi per farsi amare e rispettare. A tal punto che voci di corridoio danno per imminente il rinnovo del contratto per un'altra stagione, sino al giugno 2009.
A 37 anni (ma nella testa e nel fisico ne dimostra dieci di meno), Wojcik ha già conquistato tutti. Il più forte giocatore polacco di ogni epoca assieme a Lopatka (ottima ala degli anni Settanta), dovrebbe quindi chiudere la sua lunga e gloriosa carriera in maglia biancazzurra.
All'ennesima mossa azzeccata di questa società-miracolo starebbero lavorando da alcuni giorni il general manager Gianmaria Vacirca, assieme al presidente Sindoni e al coach-guru Sacchetti.
Prolungare, dopo appena nove giornate di campionato, l'accordo con un atleta che nel giugno del 2009 avrà 39 anni e due mesi, significa aver capito tutto o quasi della persona e del professionista, del suo valore tecnico, della sua umanità e moralità.
Un punto cardine su cui programmare il futuro, senza guardare troppo all'età.
«Dice mia moglie che se mi fossi chiamato in un altro modo e se non fossi stato di nazionalità polacca, avrei avuto ben altra carriera, giocando sempre all'estero e in grandi club», ci dice Wojcik con un pizzico di amarezza.
Finalmente è arrivata l'Italia, la "perla" Capo d'Orlando, una società di medio livello che ha creduto fortemente in un giocatore che sarebbe fondamentale per tutte le nobili decadute di casa nostra, che stanno frequentando con scadenti risultati le coppe europee. Dove Adam vanta oltre 150 presenze. «No, le manifestazioni internazionali non mi mancano. Dopo oltre un decennio di partecipazioni, va bene così. È arrivato il momento di guardare le partite in televisione. Gli Europei del 2009 in Polonia? Ho già dato tanto al mio Paese, io sicuramente non ci sarò».
Se la rivelazione Pierrel ha 10 punti ed è in piena corsa per la storica qualificazione alle final eight di Coppa Italia lo deve non solo al super trio statunitense, ma anche a questo fuoriclasse silenzioso, che fa gruppo, che porta esperienza e che non ha paura di prendersi le sue responsabilità in qualsiasi fase delle partite.
In poco più di 22 minuti di utilizzo medio, Adam segna 11.3 punti con il 64.4% da due, il 57.1% da tre, a cui aggiungere 3.3 rimbalzi, 3.1 falli subiti e 3.7 liberi tentati a partita. Se solo li tirasse meglio.
È chiaro che nelle mani e nelle gambe ha molto di più. Probabilmente il vero Wojcik è quello di Avellino, quando ha trascinato nel primo tempo la Pierrel al +12 con 8 su 8 al tiro e 18 punti quasi consecutivi.
Ma in questo momento della stagione è altrettanto importante che con i suoi insegnamenti diventi una preziosa "spalla" di Rolando Howell, un centro a cui basta solo la continuità di rendimento per diventare un fattore.
«Il campionato italiano è diventato più difficile da affrontare – aggiunge Wojcik – poiché nella fascia centrale c'è grande equilibrio, come del resto dimostra la classifica di almeno tre "big", relegate in fondo al gruppo. Ecco perché ogni gara rappresenta una finale per noi. L'Orlandina è competitiva, ma noi non potremo mai distrarci e la tensione dovrà rimanere sempre altissima».
Significativo il giudizio di Meo Sacchetti, istituzione del basket continentale. «In 35 anni di attività in giro per il mondo, ho conosciuto tanti giocatori, ma difficilmente mi è capitato di incontrare un signore dentro e fuori dal campo come Adam. Un ragazzo perbene, un campione, un elemento che qualsiasi squadra dovrebbe avere e che ogni coach vorrebbe allenare».
Adam è seduto vicino, ha compreso, accenna un sorriso, quasi si vergogna per le splendide parole dette dal suo tecnico. Sa quanto valgono perché Meo del basket conosce proprio tutto. «A Capo d'Orlando mi trovo bene, la cittadina è calda e accogliente, qui si respira basket per 24 ore al giorno. All'inizio del 2008 arriveranno mia moglie con i bambini e la vita sarà ancora più bella».
Ciagle tak dalej (continua così), Adam.

Paolo Cuomo

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Inoltre i biglietti in prevendita saranno disponibili a Capo d'Orlando anche presso il Caffè del Corso e la Tabaccheria Valenti.

 

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