Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - martedì 20 novembre 2007 at 15:34

La Pierrel ha chiuso con un bilancio di due vittorie ed una sconfitta la campagna in Campania, approfittando al meglio delle difficoltà in avvio di stagione di Napoli e più ancora del momentaccio che sta passando Scafati. Ma quando si vince con 24 punti di scarto in trasferta c’è davvero ben poco da dire, con in più il fatto che le lunghezze di margine sarebbero potute essere anche oltre 30 al termine di un derby del Sud che i biancoazzurri hanno dominato dal primo minuto. D’altronde per sfatare il tabù del PalaMangano dopo 4 ko ci voleva una simile prova di forza. “Abbiamo interpretato bene il match – conferma coach Meo Sacchetti – avendo un approccio molto buono nel primo tempo e, soprattutto, iniziando alla grande il terzo periodo quando abbiamo di fatto chiuso ogni discorso dimostrando di essere una squadra anche matura. Sicuramente le lezioni di Roma e Avellino ci sono servite, almeno così mi auguro per il prosieguo. Di sicuro abbiamo difeso bene non regalando stavolta niente all’avversario (appena 15 palle perse, ndc) che logicamente visto il periodo negativo ha perso fiducia e non ha saputo reagire. Come detto sono particolarmente dei primi 5’ dopo l’intervallo lungo quando abbiamo messo in ghiaccio i due punti. Certo non mi aspettavo fosse così facile ma siamo stati bravi noi a renderla agevole. Di certo il nuovo allenatore di Scafati non poteva fare miracoli in soli 3 o 4 giorni, neanche fosse Dio in terra, ma, ripeto, prendiamoci i giusti meriti”. Da quando ha esordito Gianmarco Pozzecco la Pierrel non ha mezze misure visto che ha vinto di 28 in casa contro Udine (record societario in serie A), perso di 23 ad Avellino, battuto Teramo di 20 al PalaFantozzi e sbancato Scafati di 24 lunghezze. C’è, però, un cruccio che ha fatto imbestialire Sacchetti, l’espulsione di Slay, eroe con Teramo, in castigo due giorni fa. “Non si può prendere un doppio fallo ed espulsione in trasferta – spiega il coach paladino – perché se invece che avanti di 30 avevamo 10-12 punti di vantaggio li avremmo perso tutti perché in quella fase abbiamo subito un break di 10-0. Così ne siamo usciti senza danni ma Slay e gli altri devono capire che bisogna cambiare atteggiamento perché nel basket tutto è possibile ed io ancora ricordo quando ho vinto a Montegranaro da meno 27”.
Claudio Argiri

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