|
|
Rassegna Stampa |
|
La Gazzetta del Sud - mercoledì 21 novembre 2007 at 09:03
|
Quello che Drake Diener fa ogni domenica sera ᨠspeciale, per via di quello che il giocatore della Pierrel ha dovuto affrontare e superare. Secondo il suo coach e mentore Meo Sacchetti, perá², si tratta solo di una "aggravante" nei confronti di chi, nell'ottima stagione di Drake a Castelletto Ticino, non ha saputo guardare oltre e scorgere il grandissimo potenziale del giocatore da DePaul. – Drake, tu hai segnato 14.2 punti a partita nell'anno da senior, quando iniziavi a stare male; e nella scorsa stagione, al rientro dal lungo stop per la malattia, hai chiuso a 17 di media in Legadue. Vedendoti giocare oggi, la sensazione ᨠche solo da quest'anno tu stia realmente esprimendo il tuo basket. «In effetti, ho iniziato a sentirmi davvero bene e quindi a giocare ai miei livelli solo alla fine della scorsa stagione. Adesso sono tranquillo, ho fiducia e vedo che questa serenitá ritrovata si trasmette anche sul mio modo di giocare». – Letta su un sito Internet: "Senza la malattia, oggi Diener giocherebbe per i Chicago Bulls". Eri una probabile seconda scelta Nba, pensi che avresti potuto giocare tra i professionisti? Non sei un po' "piccolo" per il ruolo di guardia tiratrice? «Non so se sarei stato scelto, ero al limite del secondo giro ma Chicago aveva mostrato di apprezzare il mio gioco. Avevo provato anche per Toronto e dovevo sostenere qualche altro try-out quando ho iniziato a star male. La Nba resta il mio sogno, come quello di qualunque ragazzino americano che gioca a basket, e so di potercela fare. Non credo che avrei difficoltá dal punto di vista fisico, perá² ci sono migliaia di giocatori che meriterebbero la Nba e solo in pochi ci arrivano: ci vuole anche tanta fortuna». – Tuo cugino Travis, che oggi ha una chance con gli Indiana Pacers dopo due anni agli Orlando Magic, ti batteva spesso quando con Marquette giocava contro DePaul, ma accanto a lui c'era un certo Dwyane Wade... Chi ᨠil piú forte tra voi? «Anche dopo che ᨠuscito lui a Marquette avevano buoni giocatori, ma hanno iniziato a perdere... Non so chi sia piú forte, ma lui sta facendo davvero ottime cose: ᨠil play di riserva dei Pacers e sta giocando benissimo, sono veramente felice per lui». – Tu sei il tipico giocatore che in America definiscono apple pie, "genuino come una torta di mele": una guardia bianca di grande tecnica e intelligenza, splendido difensore e tiratore eccellente. Hai un modello di riferimento nella Nba, magari Mike Miller dei Memphis Grizzlies, anche se lui ᨠpiú "grosso"? «Sá¬, Miller ha effettivamente un altro fisico, ma in realtá non mi ispiro a un giocatore in particolare, almeno del presente. Il mio idolo ᨠsempre stato Larry Bird, tanto che al college giocavo con la maglia numero 33; ma ᨠtroppo facile, no?». – Che effetto ti fa sentirti cosᬠseguito nella tua avventura europea dai tuoi ex tifosi? Il tuo esordio ᨠcomparso sul sito di DePaul, cosᬠcome accade alle varie tappe della tua carriera. «Ah, sá¬? Non lo sapevo, mi fa piacere. Magari un giorno tornerá² da quelle parti». (m.p.)
|
Indietro
- Stampa |
|
|
|
|
|
Sono in vendita anche presso le agenzie del Circuito Box Office
Sicilia i biglietti di tutte le gare casalinghe della Pierrel. I
tagliandi saranno disponibili da tutti i lunedì precedenti la
partita.
Queste le agenzie di
Box Office Sicilia. |
Inoltre i biglietti in prevendita saranno disponibili a Capo
d'Orlando anche presso il Caffè del Corso e la Tabaccheria Valenti. |
|
|
|