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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - venerdì 23 novembre 2007 at 16:19
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La parata degli ex. Anticipo di lusso quello di domani sera a Bologna (“Pala Dozza”, ore 21, arbitri Cerebuch, Seghetti, Materdomini, diretta su Sky 2) tra Upim Fortitudo Bologna (8 punti in classifica ma con 3 vittorie nelle ultime 5) e Pierrel Capo d’Orlando che si presenterà all’esame con 12 punti in graduatoria ed una relativa tranquillità dopo l’exploit di Scafati. Sarà la giornata speciale innanzitutto per Gianmarco Pozzecco, sempre amato e rimpianto dalla “Fossa”, il cuore pulsante della tifoseria della “F”. Dopo le otto stagioni a Varese, alla Fortitudo il play paladino ha disputato tre stagioni indimenticabili anche se concluse amaramente con la sospensione decisa dalla società a seguito del diverbio sorto con l’allora coach Repesa con i biancazzurri primi in classifica e poi vincitori del loro secondo e, sin qui, ultimo scudetto. Il “Poz” nel 2002-’03 aveva chiuso con 11,9 punti e 4,8 assist in regular-season e 11 e 4,1 ai play-off; nel 2003-’04 aveva prodotto 7,3 punti e 4,3 assist in stagione regolare e 5,5+2 ai play-off, quindi nel 2004-’05 22 partite sino al 28 aprile 2005 con 5,2 punti e 3,5 assist prima dell’amara sospensione. Poi i due anni al Khimki Mosca e adesso il grande ritorno da avversario per una gara che, certamente, per il funambolo di coach Sacchetti rivestirà un sapore particolare. Ma non sarà il solo. Ben tre, infatti, sono gli ex dell’Orlandina dall’altra parte: il direttore sportivo Diego Pastori (a Capo d’Orlando giocatore dal 1998-’99 al 2001-’02, quindi d.s. dal 2002 al 2007), l’ala lettone Kristaps Janicenoks (all’Upea al primo anno in A nel 2005-’06) e l’assistant-coach Federico Pasquini (uguale ruolo all’Orlandina dal 2001 al 2003 e poi head-coach in B1 nel 2003-’04 con esonero a metà torneo). E se proprio vogliamo andare a fondo c’è anche Davide Bruttini, in prestito biennale a Capo d’Orlando dalla Fortitudo. I due precedenti, entrambi in A, del “Pala Dozza” hanno rispettato il pronostico pro-Fortitudo che si è imposta 83-70 il 28 dicembre 2005 e 85-71 il 18 febbraio scorso. Affidata alle cure di Andrea Mazzon, reduce da due annate positive all’Aris Salonicco, la Fortitudo, singolarmente, è una delle compagini più forti di tutto il panorama della massima serie e indicata dai pronostici immediatamente dietro a quella che, in origine, era definito il poker delle meraviglie per giocarsi il tricolore (Siena, Roma, Treviso, Milano). Invece tanti problemi, la ricerca di una chimica non ancora arrivata e la continua presenza sul mercato (Cavaliero è stato appena rilasciato ad Avellino) non definiscono ancora il ruolo che l’Aquila potrà recitare dopo la deludente stagione scorsa chiusa con gli stessi punti (26) di Capo d’Orlando. Tutto ruota intorno alle prove di Horace Jenkins, play alla terza stagione italiana (nel 2001-’02 fu a Novara avversario dell’Orlandina in Legadue, nel 2002-’03 a Roma) che, forte dell’ultima, formidabile, prova (30 punti nella vittoria di Pesaro) viaggia con 19,3 punti (quinto nella classifica realizzatori), 2,2 assist, 15,9 di valutazione; il suo cambio adesso è Davide Lamma (poche apparizioni per lui che adesso dovrebbe avere maggiore spazio) mentre la linea degli esterni vede anche il venezuelano Oscar Torres (8,5 punti) ma sul punto di fare le valigie e deludente sin qui, Janicenoks (3,3 soli punti in 7 presenze, risalito negli ultimi tempi dopo tanta panchina e odor di cessione) e l’esperto Dante Calabria (5,9 punti, 34,3% dall’arco la sua specialità), arrivato dopo tre stagioni a Milano e otto in tutto in Italia (precedenti a Cantù, Treviso, Trieste e Livorno). E’ sotto le plance che la “F” è profonda e pericolosa. Su tutti James Thomas, seconda stagione sotto le Due Torri, miglior centro dello scorso torneo (12,4 punti+11,4 rimbalzi) che sta incidendo anche adesso (8,2+11,6); quindi il nazionale Stefano Mancinelli che è partito bene (14,5 punti, 6,1 rimbalzi, 15,1 di valutazione) un fattore in difesa, atleticità e acquisita maturità; ed ancora il croato Dalibor Bagaric tornato dopo il precedente biennio anche se ancora non al massimo (4,7 punti+3,8 rimbalzi); l’incognita è l’americano Spencer Nelson, decisivo nella conquista della Coppa Italia di Treviso la scorsa stagione, che ha 7,5 punti e 3,8 rimbalzi ma potrebbe essere tagliato a causa di guai fisici. Ed ancora Alessandro Cittadini (ex Viola Reggio Calabria e Napoli con presenze con l’Italia) e il giovanissimo polacco Tomasz Kesicki (2,12 metri). Nello “starting five” scontate le presenze di Jenkins, Mancinelli e Thomas, da verificare i ruoli di guardia (dubbio Torres) e ala forte. Giuseppe Lazzaro
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