Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud - sabato 24 novembre 2007 at 09:31

Profuma di amarcord la sfida di stasera al "PalaDozza" (inizio alle 21 con diretta su Sky Sport 2, arbitrano Cerebuch, Seghetti e Materdomini), con la Pierrel Capo d'Orlando determinata a sgambettare la Fortitudo Bologna per insidiare quella seconda posizione attualmente appannaggio della Virtus Roma che, però, domani sera non avrà vita facile a Cantù.
I paladini ritroveranno l'ala lettone Kristaps Janicenoks che, con i suoi canestri pesantissimi dall'arco, ha contribuito alla salvezza due anni addietro, all'esordio dell'Orlandina nella massima serie (anche se la separazione è stata "avvelenata" da una diatriba legale che è costata alla società biancazzurra la perdita della somma di 170 mila euro, pari al buy-out previsto in una scrittura privata non depositata tempestivamente in Lega). E poi, l'assistente coach Federico Pasquini.
L'altro fronte darà il benvenuto – anzi, il bentornato – a Gianmarco Pozzecco, per due anni e mezzo stella della "Effe" prima del suo traumatico allontanamento imposto dal coach Repesa. Il Poz non ha serbato rancore, tanto da trovare la forza di opporre quest'estate il gran rifiuto agli acerrimi rivali della Virtus. E c'è da scommettere che stasera il popolo fortitudino tributerà un'ovazione alla "mosca atomica" per riconosciuta fedeltà.
Con la palla a due si chiuderà il siparietto dei sentimentalismi, e siamo certi che la Pierrel sputerà l'anima per centrare la terza vittoria consecutiva dopo quelle conquistate in casa con Udine e domenica scorsa a Scafati.
L'ambiente è gasatissimo e durante la settimana gli allenamenti sono stati orientati a studiare le contromisure alle situazioni tattiche che potrà privilegiare la formazione allenata da Andrea Mazzon.
La Upim dispone di alcuni elementi che per le loro caratteristiche possono ricoprire diversi ruoli come Torres e Janicenoks, capaci di giocare da "2" e da "3", e Mancinelli che può giocare nei due ruoli di ala; per cui la Fortitudo può schierare quintetti alti con Torres guardia accanto al play Horace Jenkins e in ala Mancinelli e Nelson, utilizzando schemi per far giocare in post basso i primi due, o un quintetto "piccolo" impiegando contemporaneamente Calabria e Janicenoks per sfruttare le loro qualità nel tiro da tre.
Su tale versante tattico la squadra paladina in settimana è stata catechizzata a dovere durante le sedute di videotape dall'assistente Ugo Ducarello, sotto lo sguardo vigile di coach Sacchetti. Ma come pensa il tecnico pugliese di sbancare il "PalaDozza"?
Meo ha le idee chiare: «Questa è una partita che si vince di squadra. Ognuno deve dare il suo contributo per limitare la manovra offensiva della Fortitudo, cercando di farla giocare a metà campo. Dobbiamo però stare molto attenti quando spingiamo in attacco, perché non dobbiamo mai prescindere dal bilanciamento difensivo: se la si fa correre in contropiede, la Fortitudo diventa pericolosissima».
In attacco, invece, secondo Sacchetti «dobbiamo continuare a giocare come sappiamo, per linee interne soprattutto su Wojcik che attira almeno due avversari su di sé allontanando così la pressione sugli esterni, e sul perimetro dove schieriamo numerose bocche da fuoco. Per me – prosegue il coach di Altamura – la cosa più importante è che la Pierrel faccia vedere una buona pallacanestro; se poi vinciamo sono ancora più contento».
Sacchetti si attende grandi cose da Pozzecco: «A Scafati nel primo tempo, fin quando la condizione l'ha sorretto, è stato brillante facendo girare la squadra, poi ha esagerato con penetrazioni e scarichi. Con una settimana in più di lavoro – è l'analisi del tecnico paladino – può fare certamente meglio».
Questi gli Starting five: tra i locali in forse Nelson, alle prese con un affaticamento muscolare. In caso di suo forfeit giocherà Mancinelli da "4" con Jenkins da playmaker, un Torres non al meglio e l'ex Janicenoks esterni e Thomas (migliore rimbalzista del campionato) da centro, mentre la Pierrel conferma il solito quintetto iniziale con Pozzecco, Diener, Slay, Wallace e Wojcik.

Walter Mangano

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