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Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - martedì 27 novembre 2007 at 09:32

Dal prime time del sabato sera, che l'ha vista superba ma sfortunata protagonista nel "salotto buono" del basket italiano, la Pierrel Capo d'Orlando esce rafforzata nelle sue convinzioni di essere un'ottima squadra e di potersela realmente giocare con tutti, anche con la migliore Fortitudo della stagione. Ma non fate questo discorso a Meo Sacchetti: comincerà a mugugnare e a preoccuparsi che nessuno, nell'ambiente, si monti troppo la testa.
«Non voglio fare a tutti i costi il pompiere – esordisce al telefono il coach di Altamura, che stamani rientrerà in Sicilia da Varese – però non vorrei che ci autoincensassimo troppo invece di restare con i piedi per terra. Faccio un esempio: domenica giochiamo con Montegranaro, che è una bellissima squadra e ha 14 punti pur avendo perso due partite all'ultimo tiro; ebbene, non vorrei che si dia per scontata la vittoria solo perché si gioca al "PalaFantozzi" quando invece sarà una gara difficilissima. Certo, non nego che siamo bravi, ce la giochiamo con tutti come abbiamo dimostrato a Bologna, ma questo vale anche contro le ultime della classe. La cosa più brutta è considerare certe vittorie già acquisite perché solo le grandissime squadre possono permettersi di mettersi a giocare seriamente quando serve e vincere le partite».
– Però è vero che al "PalaDozza" si è vista una bellissima Pierrel.
«Sono arrivati anche parecchi complimenti perché giochiamo bene, se è per questo. Il punto è un altro: sappiamo di non essere una squadra di difensori, ma comunque non dobbiamo mai fare come nel secondo quarto di sabato, quando non abbiamo nemmeno fatto fallo... In più, abbiamo ancora da imparare ad andare da certi giocatori in funzione delle situazioni tattiche o di quello che ci concede l'avversaria di turno, perché essendo più o meno tutti bravi a far canestro, senza un terminale da 20-25 tiri a partita, tendiamo a volte a non sfruttare a dovere alcuni giocatori e alcune situazioni, com'è accaduto a Bologna con Diener, che non ha segnato ma ha anche tirato poco, e da un certo punto con Wojcik».
– In compenso si è visto un Tamar Slay finalmente sui suoi livelli. Può essere lui, dal punto di vista del talento, la "stella" di questa squadra.
«Lui ha certamente un grande talento offensivo abbinato a grandi capacità atletiche, è capace di costruirsi un tiro in qualsiasi momento perché è anche molto alto e forte fisicamente; ogni tanto bisogna cercare di imbeccarlo, ma in realtà è importante far sentire la palla in mano a tutti in attacco anche se finora, per fortuna, non ho notato invidie al riguardo. Bisogna essere ottimisti, il problema semmai sarà quando avremo uno di quei periodi "no", quando fai fatica a segnare e ti trovi in una brutta situazione con qualche sconfitta di troppo, perché allora dovremo lavorare con la giusta mentalità senza però snaturarci».
– Ok, prudenza. Però con quattro partite delle prossime sei in casa, la domandina sulle Final Eight va comunque fatta...
«Mah, sabato poteva essere un'occasione... Ecco, faccio una provocazione: la partita di domenica, in quest'ottica, è più importante di quella del 30 dicembre contro Siena. Non è facile, ci sono tante squadre in corsa praticamente per sei posti e basti pensare che Pesaro ha vinto due volte su un tap-in all'ultimo secondo per capire come tutto possa dipendere dagli episodi. Però noi abbiamo questo potenziale in attacco che dobbiamo strutturare, perché anche se abbiamo 100 punti nelle mani non è pensabile che in cinque possano farne 20 a partita. Cerchiamo di capire le situazioni e sfruttarle, poi vedremo».

Max Passalacqua

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Queste le agenzie di Box Office Sicilia.

Inoltre i biglietti in prevendita saranno disponibili a Capo d'Orlando anche presso il Caffè del Corso e la Tabaccheria Valenti.

 

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