Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - giovedì 29 novembre 2007 at 09:10

La Pierrel già da ieri sera pensa solo alla Premiata Montegranaro nella sfida chiave per l’accesso alle final eight di Coppa Italia. Con 6 incontri ancora da disputare prima del giro boa ed il sesto posto ex-aequo attuale i paladini hanno buone chances di qualificarsi ma gran parte delle loro possibilità dipendono proprio dalla sfida casalinga contro la rivelazione marchigiana, terza in classifica ma con due soli punti di vantaggio sui biancoazzurri. Con 4 gare interne sulle ultime 6 ma l’invincibile armata della Montepaschi da ospitare all’ultima di andata, la Pierrel è autorizzata a sognare ma senza farsi prendere dall’assillo, per evitare che finisca come la scorsa stagione o come sabato scorso a Bologna quando è mancato il guizzo finale per l’apoteosi. Insomma quasi come andare a Roma e non vedere il Papa e coach Sacchetti sta lavorando sodo sulla testa dei suoi per farli arrivare al top domenica, ovviamente con l’aiuto fondamentale dei suoi due assistenti, Ugo Ducarello e Giuseppe Condello. “Non abbiamo molto da rimproverarci – spiega King Kong, uno dei veterani a Capo d’Orlando, quasi un uomo franchigia – perché siamo arrivati a 40’’ dalla sirena con un punto avanti ed il tiro da tre che avrebbe messo la parola fine al match in casa di una delle candidate allo scudetto. Purtroppo non è andato dentro e poi ci si è messo anche il solito arbitro che ci ha danneggiato. Peccato perché avevamo fatto tutto per vincere pur non difendendo come nelle serate migliori, non attaccando con le normali percentuali e subendo troppo lo strapotere fisico della Fortitudo sotto i tabelloni come dimostrano i 19 rimbalzi in meno catturati. Se a questo aggiungiamo i consueti 10 tiri liberi sbagliati e sui quali c’è ben poco da fare se non dare serenità a chi li tira ed al risveglio proprio contro di noi di Torres che ha fatto la miglior partita del torneo, ecco che siamo qua a mangiarci le mani per l’occasione perduta che, peraltro, non fa che accrescere la consapevolezza nei nostri mezzi. Se non giocando al top potevamo vincere a Bologna vuol dire che la squadra ha le qualità per giocarsela contro chiunque e se contro Montegranaro limerà alcuni dettagli potremo tornare alla vittoria”.
Claudio Argiri

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