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Rassegna Stampa |
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Il Resto del Carlino - lunedì 3 dicembre 2007 at 09:20
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CI SONO PARTITE che si devono perdere e questa era una di quelle. Se prendi un canestro da 20 metri con un tiro «alla spero in Dio» di Howell alla fine di una bella rimonta, che ti aveva portato a -5 alla fine del terzo quarto, qualcosa vorrà dire. A parte questo, però, non vanno dimenticati i numeri. La Premiata ha chiuso con il 25% da tre punti e il 67% ai tiri liberi e ha preso dieci rimbalzi in meno. Ha giocato non bene, la Sutor, ma non ha mai mollato. La Pierrel ha provato ad assestare una prima spallata, spedendo Finelli e compagni a -13 a inizio terzo quarto (49-36) con l’ennesima tripla di Slay, ma non c’è riuscita. Tre azioni difensive di Filloy, una tripla di Amoroso e un paio di canestri di un ottimo Vitali, avevano ricucito il break riportando i gialloblù a -4 (57-53 al 9’). Poi è accaduto l’incredibile: Pozzecco ha infilato una tripla in faccia a Cinciarini e Howell ha messo il tiro della vita.
UN FINALE DI QUARTO che poteva uccidere anche un bisonte, ma non questa Premiata, tignosa come il giovane Vitali. Peccato che alla fine anche la mano di Luca tremi permettendo ai padroni di casa di riprendere il largo. Seconda spallata, secondo recupero. A trenta secondi dalla fine la Sutor torna a meno tre, ma proprio allo scadere della loro azione, i biancoblù siciliani trovano la tripla decisiva con Diener e tanti saluti. Complimenti ma a casa. Il viaggio è lungo e di tempo per riflettere non mancherà, né a Finelli, né ai giocatori. E dire che tutto era iniziato per il meglio: Montegranaro fa scuola e così, come accade ogni domenica a Porto San Giorgio anche lo speaker dell’Orlandina inizia la gara chiedendo ai tifosi un applauso per la squadra ospite. Bene così, il basket con queste squadre può crescere e insegnare qualcosa. Primo quarto nervoso, tanta velocità, come piace agli uomini guidati magistralmente in campo da Gianmarco Pozzecco, e poco raziocinio, quello che dovrebbe mettere in campo Garris.
IL PLAY AMERICANO lavora in difesa, ma in attacco è un pianto. 0/4 per lui alla fine del quarto, con tre conclusioni dalla lunga distanza malamente sparate sul ferro. Finelli si affida, vista la mano fredda di Garris, alla voglia di Vitali e il giovane play lo ripaga con una brillante regia e grande determinazione, soprattutto in attacco dove non sbaglia un colpo recuperando, anzi, anche tre palloni. Peccato che dall’altra parte ci siano due signori, Wojcik e Wallace, che sotto canestro fanno quello che vogliono. Amoroso è svagato, alla terza palla persa consecutiva Finelli lo manda in panchina spedendo Filloy sul parquet. Scelta azzeccata perché l’argentino guida, con la sua difesa, la lenta rimonta della Sutor che da -9 (21-12) arriva fino al -2 (36-34 a 58’’) con uno schiaccione di Ford su assist di un redivivo Garris. Sforzo pagato con due disattenzioni che regalano due triple all’Upea, una sulla sirena col Pozz. Maledetti, è il caso di dirlo questa volta, ultimi secondi di gioco. RAFFAELE VITALI
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