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Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - venerdì 7 dicembre 2007 at 12:07

Ad inizio campionato un po' tutti in casa Pierrel si erano dati appuntamento a dopo il 12° turno per tracciare un primo bilancio e pensare a quali obiettivi realmente pensare nella terza stagione di serie A, quella della possibile consacrazione nell'olimpo della pallacanestro italiana. “Avevamo detto che volevamo aspettare 12 partite – conferma il presidente Enzo Sindoni – ed a 5 turni dal giro di boa siamo autorizzati a sperare nelle final eight di Coppa Italia. Ci sono, però, da fare alcune considerazioni e cioè che di posti disponibili ne sono rimasti solo 5 per 9 squadre, o 10 se inseriamo Milano che ha un calendaro favorevole. Infatti Siena è già a Bologna aritmeticamente, Roma è virtualmente dentro e la Virtus è qualificata di diritto come società organizzatrice, ed inoltre noi di fatto abbiamo da giocare 4 soli incontri perchè dobbiamo affrontare ancora l'inaffondabile Montepaschi”. E qui solo un pazzo penserebbe che Sindoni, in uno sport dove non esiste il pareggio, dopo aver provato l'incredibile gioia di espugnare Milano per cui tifava da bambino e tifa ancora, Pierrel a parte, non sogni che sia proprio la sua creatura a fare il primo sgambetto in serie A alla lepre del torneo, attesa al PalaFantozzi nell'ultima di andata, domenica 30, con inedito orario di inizio delle 14.15 per consentire la diretta su Sky. Dovesse mantenere alta la condizione psicofisica generale e, soprattutto, centrare in anticipo il pass per la Coppa Italia, non sarebbe un'utopia pensarlo. “Ribadisco che guardo solo in basso – continua il patron - e gioisco per il buon vantaggio che abbiamo sulla terz'ultima posizione con in più la certezza che Varese, Scafati e Napoli che al momento sono le maggiori indiziate di retrocessione, dovranno renderci visita nel girone di ritorno. Non è mia intenzione di gettare acqua sul fuoco dell'entusiasmo anche se chiaramente, con la serenità dell'attuale classifica, puntiamo stavolta ad esserci a Bologna e lo dimostrano i contratti dei giocatori che prevedono un premio per le final eight. Certo tutto può svanire in un attimo, a meno che non vinceremo almeno due delle prossime tre partite (a Rieti ed in casa con Pesaro e Biella, ndc) anche se a quota 18 bisognerà vedere la classifica avulsa mentre con 20 punti saremmo sicuri. E mi farebbe piacere andarci a braccetto con Montegranaro, ottima squadra, bella gente, club che rappresenta come noi un piccolo centro e più o meno ha la storia nostra visto che ci siamo trovati di fronte fin dalla B2 e siamo qui a lottare per stare al tavolo con le grandi metropoli”.
Claudio Argiri

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