Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - martedì 11 dicembre 2007 at 09:22

«Guarda, mi fermano anche in aeroporto per chiedermi di non lasciare a fine stagione. Solo che mi danno del lei: "Signor Pozzecco, non si ritiri"... Mi fanno sentire ancora più vecchio! Il punto è che tutti pensano io possa giocare ancora così e quindi mi possa convincere a continuare, invece è l'esatto contrario: sono strafelice di concludere la mia carriera nel modo migliore. Io ho bisogno di sfide, di nuovi stimoli, e poi faccio davvero troppa fatica, non ne posso più del ghiaccio sulle ginocchia prima delle partite...».
Da Fiumicino, dove insieme a Wojcik e Fabi sta per prendere l'aereo per tornare in Sicilia, Gianmarco Pozzecco non si sottrae al "fuoco incrociato" di quanti, dopo avergli visto spaccare ) la partita di Rieti chiusa con 27 punti, 4/7 da tre, 6 assist e 27 di valutazione, non riescono proprio a credere che voglia smettere.
«Ma più che la mia prova – interviene Poz – vorrei sottolineare la grandissima reazione della squadra in un momento di difficoltà, quando con due mie palle perse siamo andati a -8 con un minuto e mezzo da giocare. In particolare Fabi è stato bravissimo, ma ci abbiamo creduto tutti anche perché Meo, nel timeout, ci ha dato fiducia e serenità. Lo dico quasi a malincuore: umanamente, questo gruppo forse è ancora migliore di quello di Varese. Spero che l'anno prossimo firmino tutti per altre squadre, possibilmente tutte diverse, così non avrò troppe difficoltà a dire basta».
Insomma, Pozzecco chiede un po' di tranquillità: «Mi piacerebbe si parlasse di più, soprattutto a livello nazionale, dei miei compagni o di Sacchetti, che per me in questo momento è in assoluto l'allenatore dell'anno, così come Wallace è la rivelazione del campionato. Certo, da giocatore di basket mi fa piacere questo affetto, così come gli appelli dei tifosi che mi è capitato di leggere nel forum sul sito della squadra».
Non sono solo i tifosi, però, a premere perché questa "favola" duri un altro anno. Il ds paladino Gianmaria Vacirca, già da qualche tempo impegnato a cercare di rinnovare i contratti dei giocatori più importanti di questa Pierrel, si sbilancia. «Ho letto dei propositi di ritiro a fine stagione di Gianmarco Pozzecco. Sinceramente spero che receda da tale volontà e a Capo d'Orlando faremo di tutto perché continui. Si tratta dell'ultimo artista rimasto sui nostri campi, una sorta di specie protetta che va salvaguardata solo facendogli continuare a regalare sorrisi e spettacolo. Lui è a capo della nostra piccola grande compagnia teatrale, che sta facendo più che discretamente, giocando col sorriso sulle labbra e con quell'aria scanzonata che trasmette a tutti. Sarebbe bello che questo spettacolo continuasse ancora un po', perché Gianmarco rappresenta non solo il leader entusiasta di questo gruppo ma anche una bella faccia capace di avvicinare allo sport, così in difficoltà qui da noi, tante persone nuove».
Volendo spendere un ultimo argomento per convincere Poz, gli si potrebbe ricordare che domenica gioca contro uno più "vecchio" di lui, quel Carlton Myers bandiera della Scavolini Pesaro e che, insieme al play biancazzurro, rappresenta un po' il cuore, la tradizione e il fascino di un campionato che torna, dopo qualche anno, ad avere dei veri personaggi. Partita, peraltro, decisiva in ottica Final Eight. «Penso che se vinciamo i prossimi due scontri diretti in casa contro Pesaro e Biella siamo dentro – analizza Gianmarco – trovo scandaloso, piuttosto, che la Virtus Bologna sia qualificata di diritto perché società organizzatrice. È per l'incasso? E se perdono nei quarti? È un'ingiustizia, anche perché ormai sarebbero quasi fuori».
Max Passalacqua

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