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Rassegna Stampa

Il Giornale di Sicilia - giovedì 13 dicembre 2007 at 17:16

Che Pozzecco potesse ancora fare i numeri in serie A lo sospettavano tutti, che i tre yankees Wallace, Diener e Slay potessero sfondare in Italia lo si intuiva fin dalla preseason, che il professore Wojcik potesse dare qualche lezione anche in Italia era quasi una certezza, che Howell potesse rigenerarsi a Capo d'Orlando tornando quello di tre stagioni fa ci scommettevano tutti. Ma che Juan Manuel Fabi (nella foto Argiri), appena 75' sul parquet nei due precedenti tornei con l'Upea, diventasse un signor giocatore di serie A forse nessuno l'avrebbe mai pensato, anche quando, nelle amichevoli estive, coach Sacchetti lo ha “provato” per scoprirlo anche lui, guardando, però, il mercato alla ricerca del vice Poz e prendendo i vari DeRogatis e Mazeika. Forse nemmeno “Manuelito” avrebbe mai sognato di diventare l'eroe di Rieti dopo aver svolto bene il ruolo di sostituto della “mosca atomica” quando questa era ferma ai box per infortunio nelle prime sei giornate di campionato. “Diciamo che il dubbio che non fossi da serie A mi era venuto – spiega il playmaker argentino – ma non ho mai perso la fiducia nei miei mezzi ed ho sempre creduto di poterlo dimostrare. Ora sono felice per me e perchè la Pierrel va bene, siamo un bel gruppo, ci piace stare insieme anche fuori dal parquet ed ho l'onore di poter giocare con gente come Pozzecco che domenica a Rieti ha fatto una partita incredibile”. Ma la ciliegina sulla torta laziale l'ha messa proprio il 25enne di Bahia Blanca, autore di 13 punti pesanti in 18', con il 100% dal campo (2/2 sia da due che da tre), 3/4 ai liberi e 15 di valutazione, che valgono un giorno di libertà e lo portano ad un totale di 65 punti in 275' giocati nelle 13 gare, che lo riportano a tempi della C2 a Massafra o nell'Estudiantes della sua città dove ha iniziato la carriera. “E' stata la più bella gara con la maglia di Capo d’Orlando e senza essere spavaldo non ero emozionato ma stimolato quando ho dovuto battere i tiri liberi decisivi”, conferma Manuelito.
Claudio Argiri

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