Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - venerdì 14 dicembre 2007 at 10:12

Tre anni e mezzo dopo. Era il 28 novembre 2004 quando al “Pala Mens Sana” la Montepaschi Siena superò la Fortitudo Bologna 94-86 ed è stata quella l’ultima sfida in serie A tra i due grandi campioni che simboleggiano la pallacanestro italiana a tutt’oggi, pur davanti alle loro età e alla “new generation” (Belinelli, Bargnani, Gallinari): Carlton Myers e Gianmarco Pozzecco. Le due grandi icone del basket nazionale degli ultimi tre lustri si ritroveranno domenica di fronte al “Pala Fantozzi” per la grande partita tra Pierrel Capo d’Orlando e Scavolini Spar Pesaro (palla a due alle 18,15). In quella fredda domenica di novembre di tre anni fa, Myers giocava a Siena, non partì in quintetto (coach era il c.t. della nazionale Recalcati) ma realizzò 19 punti in 28’ ma anche il “Poz” fu schierato dal tecnico della “F” Repesa nel corso del match chiuso con 3 punti in 14’ e solo 2 assist. Entrambi non conclusero in quelle squadre la loro stagione: Myers emigrò in Spagna a marzo, Pozzecco fu sospeso a fine aprile e solo adesso è tornato in Italia dopo i due anni al Khimki Mosca mentre Myers è ripartito, ritagliandosi anche un ruolo dirigenziale, dalla rinata Pesaro che è tornata subito nell’olimpo dei canestri con due promozioni di fila ripartendo dalla B1 dopo il fallimento dell’estate 2005. Domenica l’entusiasmo sarà alle stelle e non solo per l’idolo locale, il “Poz”, medaglia d’argento olimpica ad Atene 2004 ma anche per Carlton, colui che è stato il portabandiera di tutta la delegazione italiana che partecipò alla cerimonia d’inaugurazione delle Olimpiadi di Sidney 2000. Ruoli diversi ma stesso talento, non si fronteggeranno nelle zone del parquet a meno di casualità ma gli occhi di tutti gli appassionati saranno puntati su di loro: sicuramente sarà una sfida nella sfida. Dopo un infortunio Myers parte dalla panchina nelle scelte di coach Sacripanti che lo impiega come sesto uomo di lusso. 10 le sue presenze, 8 le gare effettive giocate con poco più di 26’ di impiego e queste cifre: 114 punti (11,4 di media), 56% da due, 46,7% da tre, 92% dalla lunetta (23 su 25), 2,4 rimbalzi, 0,8 assist, 10,1 di valutazione. 11 punti in 23’ nella vittoriosa gara dei biancorossi domenica nel vittorioso match interno contro Teramo. Dal 1988 è stato uno dei giocatori più forti d’Europa con Rimini, Fortitudo Bologna, Roma, Siena, Pesaro come Rimini in due fasi. Ha vinto con la Fortitudo lo scudetto del 2000, la Coppa Italia e la Supercoppa di Lega nel 1998 e con la nazionale ha fatto parte della spedizione di Francia ’99 che, guidata dal c.t. Tanjevic, tornò a casa con la medaglia d’oro. Avrebbe meritato di vincere molto di più, magari come il “Poz” che si accontenta comunque del tricolore della stella con Varese del 1999 e annessa Supercoppa oltre all’argento olimpico di Atene. “E’ una di quelle gare che mettono i brividi- dice il direttore sportivo della Pierrel Gianmaria Vacirca- e la sola presenza di questi due grandi giocatori, che definisco artisti della pallacanestro, da sola vale il prezzo del biglietto. Assisteremo sicuramente a un grande spettacolo, è uno degli appuntamenti più importanti della storia della nostra società”. Oggi, per l’intanto, ultima doppia seduta di allenamento. A parte qualche elemento con il raffreddore per il classico malanno di stagione tutto procede bene in casa biancazzurra. L’ambiente è caricatissimo per fare sentire il proprio sostegno in una gara chiave per l’accesso alle Final Eight di Coppa Italia visto che, alla quart’ultima giornata di andata, Pierrel e Scavolini hanno gli stessi punti, 16, in classifica.
Giuseppe Lazzaro

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