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Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - martedì 18 dicembre 2007 at 09:23

A voler trovare il bicchiere mezzo pieno dopo un ko casalingo, sia pure contro la forte Scavolini Pesaro, occorre pensare al fatto di essere arrivati a giocarsi la vittoria all'ultimo tiro dopo essere stati sempre sotto fin dal secondo periodo fino ad un massimo di 13 lunghezze al 24', che erano scese ad 8 a poco più di 1' dalla sirena e 4 a 10'' dall'epilogo thrilling. Che poi la Pierrel si sia giocato il jolly al 40' con il suo uomo peggiore della serata, quel Drake Diener (0/5 da tre e 3/13 totale) eroe di tante battaglie compresa l'ultima al PalaFantozzi contro Montegranaro che aveva blindato proprio con un tiro da 3 a pochi secondi dalla fine, è un dettaglio, peraltro importante, poiché Pozzecco (o magari lo stesso Slay) che avrebbe dovuto gestire gli ultimi 4 secondi e mezzo, ha effettuato la rimessa dal fondo. Ma con i sé e con i ma non si va alle final eight, appuntamento probabilmente solo rinviato alle ultime tre gare prima del giro di boa. “Ci è mancato il consueto apporto da quelli che di solito ci danno di più – conferma coach Meo Sacchetti – ma i nostri 83 punti alla fine li abbiamo fatti poiché, pur smarrendoci nel secondo periodo, abbiamo tante alternative, mentre in difesa siamo stati molto penalizzati nei primi tre periodi, anche per il livello alto di Pesaro che faceva canestro nei momenti importanti. Poi abbiamo cercato di metterla sulla bagarre, però quando allentavamo un po' il ritmo ci hanno sempre punito ricacciandoci indietro. Abbiamo anche perso qualche rimbalzo decisivo poiché potevamo prenderli di sorpresa in campo aperto anzichè a difesa schierata, ma siamo stati ugualmente bravi a giungere all'ultimo tiro. Logico che se fosse andato dentro saremmo più contenti, però sono ugualmente soddisfatto di come si è comportata la squadra che non ha mai mollato ed è stata molto reattiva anche quando sembrava ko. Ovvio che se abbiamo fatto degli errori è giusto aver pagato e perso, ma un'altra formazione in questa situazione si sarebbe arresa prima. Se vincevamo avrei detto che Pesaro meritava più di noi come poi è stato ma sarei stato decisamente felice”. A Sacchetti non va giù il tempo estetico, come lui ha definito il secondo, quando, guardando il tabellone, si è accorto che la sua squadra aveva commesso in 9' un solo fallo. “Quando sei avanti va bene, ma se sei sotto non si deve verificare, comunque pensiamo avanti prendendo quello che di buono si è visto e ripartiamo”. Da oggi si pensa a Biella ospite sabato sera al Palafantozzi in un altro quasi match point per i primi 7 posti (l'ottavo è della deludente Virtus Bologna che organizza la finale di Coppa Italia e vi partecipa di diritto).
Claudio Argiri

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