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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - martedì 18 dicembre 2007 at 09:54
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«Abbiamo perso? Ma io do 10 in pagella a tutti». Il presidente della Pierrel Enzo Sindoni non ha per niente il volto scoraggiato nel day after della sconfitta subita dai suoi ragazzi contro la Scavolini Spar Pesaro. Resta ancora una chimera ottenere la terza vittoria di fila in serie A (la si insegue da tre stagioni), si è interrotta la striscia positiva interna dopo quattro vittorie di fila e quella dei tre successi nelle ultime quattro partite, ma l'umore del massimo dirigente è ugualmente alto. «Infatti – dice Sindoni – proprio dopo questa sconfitta e arrivati a giocare 14 gare di campionato, "affibbio" un 10 in pagella allo staff tecnico e alla squadra per quello che stanno facendo. Quindi sono pienamente soddisfatto. Pesaro ha meritato di vincere, va sottolineato, e nel basket gli episodi e le partite vanno e vengono, a favore o a sfavore. Anche noi eravamo reduci da un exploit a Rieti dove non avevamo giocato granchè bene e con la Solsonica senza Finley e Gigena, altri infortunati nella rosa e arrivata ai minimi termini all'overtime». Il presidente trova poi un comune denominatore con l'altro suo grande amore sportivo, il Milan che si è laureato campione del mondo: il carattere, cinque "Gattuso" a ringhiare sul parquet. «Il centrocampista calabrese della mia squadra di calcio del cuore è il prototipo del mio giocatore ideale. Rino ha il grande carattere, quello che ho visto addosso ai miei ragazzi domenica che ci hanno creduto sempre malgrado le avversità e quando le cose erano messe al peggio. A 2'40" dalla fine il canestro di Hicks aveva chiuso i giochi, in apparenza, con il +8 e sembravano scorrere i titoli di coda. Invece abbiamo rimontato e avuto la palla della vittoria alla sirena. Questo significa avere carattere e sono contento». Al termine, le provocazioni di Pasco e Ron Slay hanno indispettito il pubblico, maestoso e caldissimo con le sue 3.600 unità e qualcuno – un gruppettino – ha cercato di vendicarsi contro i cinque-tifosi-cinque arrivati da Pesaro, pare per una poco apprezzata battuta razzista rivolta alla terra del Sud. Pronto intervento della polizia a sedare gli animi e Sindoni cosa fa? Porta nella sala ristorazione i sostenitori marchigiani offrendo pasticcini e del buon vino. Quindi l'incrocio con Velluzzi, il collega presidente di Pesaro: «Ciao, ci vediamo a Casalecchio di Reno? Speriamo». Già, il "PalaMalaguti", le Final Eight di Coppa Italia: il presidente ci spera ancora, eccome. «Le nostre chances restano immutate anche davanti ai risultati dell'ultima giornata. Credo che a 20 punti ormai la qualificazione sarà sicura, ma prima noi dobbiamo assolutamente vincere la prossima gara interna contro Biella. Come per tutte le altre non sarà una partita facile, ma sono certo che coach Sacchetti, gli assistenti Ducarello e Condello e i giocatori sapranno prepararla come si deve». Gli occhi luccicano. Ne abbiamo visti di campioni in questi anni al "PalaFantozzi", mancava Myers che ha fatto il suo: 23 punti a 36 anni, match winner per la Scavolini anche se Pozzecco non è stato da meno. «Sarà importante – conclude il presidente – ricordare queste date nella storia sportiva non solo di Capo d'Orlando, ma di tutta la Sicilia della quale noi siamo gli attuali portabandiera. Avere, nella stessa sera, due campioni di questo calibro uno di fronte all'altro con la loro classe immortale è stata una sensazione stupenda». Oggi riprende la preparazione in vista della gara di sabato alle 20,30. Ci sarà Biella, grande rivelazione stagionale guidata da Luca Bechi, uno dei migliori tecnici della nouvelle vague.
Giuseppe Lazzaro
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Queste le agenzie di
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