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Rassegna Stampa

Lega - lunedì 7 gennaio 2008 at 08:43



La prima giornata di ritorno della Serie A TIM si è chiusa con la vittoria della Pierrel Capo d'Orlando che ha espugnato il campo de La Fortezza Bologna nell'ultimo incontro della giornata. I siciliani si sono imposti per 90-87 guidati da Gianmarco Pozzecco autore di 19 punti e 7 assist. Dopo la vittoria della Fortitudo Bologna nell'anticipo di sabato, successi anche per Napoli, Roma, Montegranaro, Siena, Cantù, Pesaro e Treviso.
Eldo Napoli-Armani Jeans Milano 74-73
di Maurizio Nicita
L'Eldo comincia bene il girone di ritorno vincendo una partita al cardiopalma capace di accendere l'entusiasmo del pubblico, che alla fine incita a gran voce Janis Blums grande protagonista della gara: miglior marcatore (18) e sorprendentemente anche ai rimbalzi (10), il lettone riesce a far girare finalmente bene Napoli che sembra aver superato la crisi col recupero fisico dei suoi (pochi) giocatori. Blums si "carica" di ben 36’ in campo, supplendo alla mancanza di un secondo playmaker, circostanza che ha rischiato di far perdere la gara alla squadra di Bucchi. L'Eldo dopo 5’ è già avanti di 8 e difende meglio di un’Armani fallosa e poco lucida, con un Gallinari a corrente alternata e discretamente marcato prima da Thomas ma soprattutto dal generoso Flamini. Milano resta in partita grazie alla vena di Vuckcevic e a qualche spunto del fischiato ex Sesay e così all’intervallo si va in equilibrio: 38-36. Alla ripresa un Monroe finalmente più preciso al tiro porta i suoi a +8 alla fine del terzo tempo. Con i centri ancora in vacanza (Watson non pervenuto e Shaw poco incisivo), Caja giostra meglio il suo roster e nell’ultimo quarto con un quintetto "basso" (Gallinari-Sesay-Katelynas) riesce a piazzare un imbarazzante 10-0 per una Eldo piegata sulle gambe e apparentemente non più in grado di reagire. Ma, sopra di 4 a 20" dalla fine, Milano becca una tripla di Blums, Gallinari sbaglia un libero e così il tiro da tre di Malaventura, su scarico di Monroe, sulla sirena ha un effetto deflagrante. E Napoli deve dire grazie oltre al play lettone ai suoi italiani dalla grande grinta come Flamini e Malaventura.
Napoli: Blums 18, Monroe 14, Jones 13
Milano: Vukcevic 16, Gallinari 15, Booker 13
Cimberio Varese-Lottomatica Roma 74-92
di Antonio Franzi
Guidata da un eccellente Allan Ray, implacabile dalla lunga distanza (7/13 da 3), la Lottomatica costruisce un primo quarto da 33 punti per mettere subito k.o una Cimberio ormai avviata al peggior bilancio stagionale della gloriosa storia del basket varesino (3 vittorie e 15 sconfitte). Sempre saldamente in controllo della situazione sul parquet. fin dalla fiammata iniziale firmata Gabini (6/8 dal campo), il quintetto romano ha avuto il merito di replicare con buona intensità difensiva all'unico momento di difficoltà a cavallo dell'intervallo lungo. Quando i biancorossi di casa, sospinti dalle percussioni di Brown (7 assist), si sono portati fino al -4 (40-44), Fucka e compagni hanno costruito un controbreak di 10-0 che ha rimesso la partita sulla linea voluta da coach Repesa. Mentre a Bianchini non resta che affidarsi all'ultimo ingaggio - sembra vicino il ritorno di Delonte Holland - nel tentativo disperato di tentare l'aggancio salvezza, la Lottomatica ritrova quindi la vittoria esterna per riproporsi quale alternativa credibile alla Siena dominatrice del basket tricolore.
Varese: Brown 21, Galanda 14, Hafnar 11, Melvin 11
Roma: Ray 29, Gabini 14, Lorbek 12, Ukic 12
Premiata Montegranaro-Air Avellino 83-80
di Fabio Paci
Match dai mille volti. Premiata saldamente in testa (+15), poi Avellino recupera e va al comando (+14). Quando il successo ospite sembra fatto, esce fuori il cuore dei padroni di casa che chiudono una prestazione molto generosa. Il match stenta a decollare. Dopo 3’ il tabellone segna 2-2. La Premiata, priva dell’infortunato Garris, soffre il pressing asfissiante di Green su Vitali. Avellino, con Williams e Radulovic che tentano soluzioni improbabili, non riesce a trovare fluidità. Le triple di Thomas (7-6) e Vitali (12-8) offrono spettacolo e la Premiata riesce a chiudere i primi 10’ di poco avanti (15-12). Finelli indovina due mosse nel secondo quarto: il tandem Cinciarini-Vitali in cabina di regia (ora la palla gira più velocemente) e la zona, che frena ulteriormente l’Air. Gli ultimi 7’ sono devastanti: da 19-19 (13’) la Premiata passa a 36-24)grazie alle triple di Amoroso e Vitali, oltre alla verve di un ritrovato Minard e alle schiacciate di Ford. Gli irpini soffrono, si reggono su Ortiz e Smith, ma senza impensierire troppo i marchigiani. A metà gara Premiata sempre a +12 (38-26). Amoroso dai 6.25 dà il +15 ai suoi (41-26). Una sberla che sortisce l’effetto di svegliare l’Air che in 19’ piazza un devastante 10-32. Green realizza dal perimetro (prima tripla ospite al 21’), poi ci pensano un incontenibile Smith e i meno fallosi Radulovic e Williams a recuperare il gap (47-47 al 26’44”), per poi piazzare l’accelerazione giusta (51-58 al 30’). L’infortunio a Vitali (botta alla coscia destra), che toglie dal parquet la guardia per 4’, non aiuta i locali. Senza il playmaer titolare (Garris) e con il vice (Vitali) a mezzo servizio, la Premiata patisce le pene dell’inferno. Avellino vola a +14 (60-74), ma crede troppo presto di aver vinto. Vitali da 3 per il -8 (66-74), poi Minard e Thomas completano l’aggancio (74-74). Nel concitato finale Avellino, che paga a caro prezzo un fallo tecnico di Radulovic, fa molta confusione, invece la Premiata ha i nervi saldi e porta a casa i due punti.
Montegranaro: Ford 18, Amoroso 16, Minard 16, Vitali 15
Avellino: Smith 20, Radulovic 15, Ortiz 13
Tisettanta Cantù-Angelico Biella 78-69
di Pietro Terraneo
La Tisettanta scaccia i fantasmi della passata stagione quando Biella ribaltò gara e risultato con una clamorosa rimonta negli ultimi tre minuti, respingendo l'ultimo assalto (dal 66-56 del 35' al 73-69 del 39') di un'Angelico confusionaria nei momenti decisivi. Con Francis dominatore assoluto (doppia doppia per il centro) e con Wood e Fitch migliori realizzatori dell'incontro, arrivano da Mazzarino, Casini e Valenti i punti decisivi per una Tisettanta sempre avanti (+14 al 12',+12 al 27'9 nel punteggio. All'Angelico (sei uomini in doppia cifra) non bastano i canestri d'autore di Elder e la presenza a rimbalzo di Pinkney e Hunter. Pesano, nella formazione di Bechi, le basse percentuali nei tiri liberi (12 su 22) e la serata negativa nel tiro pesante (5/22).
Cantù: Wood 18, Francis 17, Fitch 15
Biella: Bell 15, Cotani 12, Cincinarini 10, Elder 10, Hunter 10, Pinkney 10
Scavolini Pesaro-Legea Scafati 75-73
di Camilla Cataldo
Pesaro doma una Legea che arriva vicinissima allo scalpo. Gara combattuta, dalle mille facce, che sembrava nessuno volesse portare a casa. Per coach Marco Calvani è quasi un ritorno a casa: il tecnico della promozione pesarese in Legadue riceve un applauso prima del via e saluti e abbracci in serie. Il primo quarto è vietato ai minori, gli errori non si contano, le percentuali sono da minibasket (28% Pesaro, 31% Scafati). Polveri bagnate per gli ospiti anche nei secondi 10’, mentre i biancorossi breakkano: dal 18-18 del 12' si passa al 32-19 del 16'. Hicks è mister utilità, Brokenborough scava il solco: 41-24. Alla riapertura dei giochi siamo 45-29, Killingsworth si batte per propiziare il recupero. Hatten (14 punti nel terzo periodo) infila il sorpasso (54-55), con Pesaro che si complica la vita e non schiera Myers, in panca con la tuta e la borsa del ghiaccio sul ginocchio per tutto il secondo tempo. E se il terzo quarto è di marca ospite, l’ultimo si gioca sull’altalena. 75-73 a 6” dalla doccia, Williams fa 0/2 dalla lunetta ma Pasco spazza il ferro mandando fuori. La Legea in 6 decimi fa in tempo a costruire un piazzato per Lauwers, che termina sul ferro.
Pesaro: Hicks 22, Slay 14, Brokenborough 11
Scafati: Hatten 20, Killingsworth 15, Datome 13
Montepaschi Siena-Snaidero Udine 82-58
di Marco Naldini
Quattro uomini in doppia cifra, idem per Shaun Stonerook che, pur con un solo punticino a segno, ne mette 10, ma nella casella dei rimbalzi. Il Montepaschi continua a vincere, pur con l’infermeria a pieno regime, trovando, dagli effettivi, sempre nuove risorse. Udine pesca, per prima, dalla calza, e trova Sven Schultze, che pittura, con 11 punti filati, il parziale 0-13, per l’8-15 al 7’23’’. La Montepaschi incerottata, senza Kaukenas e Lavrinovic, ricuce con due triple di Ilievski, d una di Thomas Ress (28-21), allunga con Sato e Carraretto. Il conto? Parzialone di 18-1, per il 34-21, a metà del secondo quarto. Balbetta Green, a segno solo dalla lunetta, provano a dare certezze Allen (febbricitante) e Penberthy con le incursioni in area. La Mens Sana mantiene sempre le distanze, 46-34 al 23’ con Thornton, e 60-49 con Ilieski, che segna e guadagna il quarto fallo di Di Giuliomaria. Vola poi con la cinquina di McIntyre (78-56), e il percorso netto (7/7) da due punti, nell’ultima frazione, compreso il canestro conclusivo di Simone Berti, che coincide con il massimo vantaggio finale.
Siena: McIntyre 14, Sato 13, Thornton 13
Udine: Penberthy 13, Schultze 13, Allen 11

Solsonica Rieti-Benetton Treviso 71-93
di Antonio Pitoni
Al PalaSojourner il pubblico comincia ad andar via quando sul tabellone restano ancora 5 minuti da giocare. Una batosta così, del resto, a Rieti non si ricordava da tempo. Finisce con gli applausi per Treviso e i fischi alla Solsonica che mandano i titoli di coda sul 71-93 che chiude una gara in equilibrio fino all'intervallo (36-42). Prima che Mahmuti trovi nel tandem Mordente-Atsur, il vaccino per "sedare" Finley (zero punti nel terzo periodo) e spegnere la luce nel gioco della Sebastiani. Solo Helliwell (uscito all'intervallo per infortunio), del resto, è in grado di reggere il confronto con Mario Austin (17 punti e 9 rimbalzi). Mentre i 14 punti di Sow (di cui 6 solo nel finale), parlano solo di una superiorità schiacciante dei lunghi di Treviso, che con Mensah Bonsu (15 punti e 9 rimbalzi) dominano nel pitturato. Ingredienti di un terzo periodo da incubo in cui la Solsonica subisce e scivola a -19 (51-70), con la tripla dell'Ave Maria di Atsur che trova il tabellone e il canestro. Il resto è accademia pura, con Chalmers che dilaga (20 punti) e Soragna che incornicia in doppia cifra (14) una gara da capitano in cui Treviso vola addirittura sul +31 (58-89).
Rieti: Finley 17, Sow 14, Carter 10
Treviso: Chalmers 20, Austin 17, Mensah-Bonsu 15

a cura di Guido Guida

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