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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - lunedì 7 gennaio 2008 at 08:59
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Soffre per lunghi tratti, teme il peggio quando Bologna sorpassa a pochi secondi dall'ultima sirena, ma alla fine Capo d'Orlando porta a casa i due punti in una gara non eccezionale, ma molto intensa sotto il profilo emotivo. Grande gara di Pozzecco, che porta di peso i siciliani nelle zone nobili della classifica. Alla presentazione accoglienza meno polemica di quanto ci si potesse aspettare per Gianmarco, in quintetto Meo Sacchetti sceglie ovviamente di affidarsi a lui con Diener, Slay, Wallace e Howell mentre Pillastrini, con un roster decimato dalle assenze, sceglie Di Bella e Da Ros nello starting five. La Pierrel parte alla grande, complice anche una Virtus molto dimessa: Slay e Diener fanno a fette la difesa dei vicecampioni d'Italia (0-8 al 3') che, dopo un fuoco di paglia di McGrath, subisce un altro parziale importante siglato da Diener e Wallace. I padroni di casa sono inguardabili e i siciliani volano fino al +15 (5-20 al 6'); poi si riprendono grazie alle iniziative di Garri e Best, entrati dalla panchina. Fabi soffre la classe dell'ex Indiana Pacers e il divario del primo quarto non è lo specchio dei valori espressi sul parquet. Le disattenzioni su ambo i lati del campo dei biancoblù sono la causa principale della rimonta de La Fortezza fino al 22 pari; a questo punto Pozzecco prende di petto la partita e con due triple e un assist porta avanti di forza i suoi. Peccato che in difesa non si trovino soluzioni per Spencer (due triple di fila) e Garri, alla sua miglior prestazione stagionale, che con il gioco da tre punti fa esplodere il "PalaMalaguti" per il primo vantaggio interno sul 33-31. L'Orlandina non difende con concentrazione e senza il "Poz" a menar le danze non ci sono idee valide: è proprio la "mosca atomica" a propiziare il 10-0 prima della sirena lunga con un dominio assoluto sul match (20 di valutazione ed un alone di onnipotenza con il pallone in mano). Dopo l'intervallo entra in campo una Virtus molto più concreta che, grazie a un Di Bella trasformato, trova l'aggancio e il sorpasso. Una scelta discutibile degli arbitri e la successiva protesta del Poz incendiano la gara: tecnico al n. 4 ospite e pubblico incandescente contro l'acerrimo nemico di tante battaglie. La Fortezza vola sulle ali dell'entusiasmo, ma un paio di bombe entrate per il rotto della cuffia di Wojcik e Ndoja tengono a contatto la Pierrel. Spencer si scaviglia (ma rientra subito dopo) e coach Sacchetti passa a zona ma viene punito dai piccoli di Pillastrini, mentre il polacco è l'ancora di salvezza per la Pierrel. Trova gloria anche il giovane Da Ros a cavallo tra terzo e quarto periodo, per l'Orlandina invece poche risposte le danno Howell e Slay, abulici dopo un buon inizio. Wallace abusa della pochezza dentro l'area dei bolognesi e un doppio sussulto di Slay (canestro e fallo) porta di nuovo gli isolani avanti (76-81 al 38') dopo una lunga rincorsa. Howell fa sentire finalmente la sua presenza davanti e soprattutto dietro, chiudendo ogni varco ai bianconeri, ma Best trova canestri improbabili e Poz sente la partita generando delizie e disastri ad ogni azione. Slay realizza il jumper che porta la Pierrel sul +2 a 20" dalla fine, Spencer sbaglia un libero sanguinoso, Diener è glaciale e prende anche il rimbalzo che chiude definitivamente la contesa.
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Queste le agenzie di
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d'Orlando anche presso il Caffè del Corso e la Tabaccheria Valenti. |
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