Orlandina Basket

Rassegna Stampa

La Gazzetta del Sud - martedì 8 gennaio 2008 at 10:19

Protagonista assoluto, dappertutto. Sarà veramente doloroso, per tutto il basket italiano, non avere il prossimo anno un personaggio del calibro di Gianmarco Pozzecco se manterrà quanto annuncia da tempo. L’ennesima recita andata in scena domenica sera al “Pala Malaguti” di Casalecchio di Reno non fa altro che confermarlo. Oltre ai 19 punti e ai 7 assist non sembrava che ci fosse sul campo un ex-fortitudino ma un ex della Virtus Bologna. Nel “covo dei nemici” di un indimenticabile triennio di derby vissuti con pathos ed emozioni nella BasketCity, il “Poz” ha stretto tantissime mani prima e dopo il match potendo anche colloquiare con l’ex-portiere di Sampdoria, Inter e nazionale italiana Gianluca Pagliuca, noto super-tifoso delle “V nere”. “Gianluca è un grande amico- dice Pozzecco- e fa sempre piacere rivederlo e merita ancora, con il suo fisico intatto a 40 anni, di giocare in serie A dove c’è una forte penuria di portieri italiani. E’ stata una bellissima serata, abbiamo vinto e sono contento”. Lo specchio di questo talento, ricco di cuore, entusiasmo ed enorme sensibilità, lo si è visto nell’arco dei quattro quarti: primo quasi anonimo, secondo assolutamente devastante con un micidiale 3/4 dall’arco, nel terzo nervoso con tanto di fallo tecnico fischiato (qui gli unici fischi arrivati dalle tribune al suo indirizzo) e nell’ultimo a gestire saggiamente gli schemi per armare le bocche da fuoco Diener e Slay, letali quando la palla scottava e per portare a casa l’ennesima impresa di questa fantastica stagione per la Pierrel. “Loro- prosegue il “Poz”- erano senza Giovannoni e Anderson ed è giusto precisarlo. Ma pure noi venivamo da una settimana in cui, praticamente, non ci siamo potuti mai allenare. Tutti influenzati, ragazzi…Una cosa incredibile. Anche io lo sono stato, febbre e mal di gola e sino a venerdì ho temuto di non farcela. Fortunatamente ci siamo ripresi ma la forma era quel che era”. Anche all’andata, comunque, la Virtus passò a Capo d’Orlando proprio senza l’infortunato Pozzecco. Ti senti di fare una dedica particolare? “Alla Capo d’Orlando a cui mi sono affezionato, ai tifosi, al presidente Enzo Sindoni e al dirigente accompagnatore Carmelo Perrone, un grande uomo che ho subito apprezzato non appena fu lui a prelevarmi all’aeroporto quando arrivai a Palermo nell’estate scorsa”. E adesso si schiudono ulteriori porte sul cammino di tante rose e pochissime spine per la truppa stupendamente allenata da un uomo e da un tecnico del valore di Meo Sacchetti. Non solo i 22 punti in classifica (gli stessi acquisiti la scorsa stagione dopo 22 giornate) ma, soprattutto, un settimo posto e con l’ottavo che dista sei lunghezze: certamente ancora pochi ma importanti sul solco dei play-off. “Sicuramente- dice ancora Gianmarco- siamo in una bella posizione di classifica, magari inimmaginabile alla vicenda, soprattutto all’inizio quando avevamo troppi infortuni. Ma io dico che dobbiamo ancora lavorare per migliorare sempre più e pensare alla prossima partita, quella contro Napoli che arriverà sulla scia dell’entusiasmo dopo avere battuto Milano”. Peccato veramente se Pozzecco abdicherà tra quattro-cinque mesi, mancherà a tutti. Da anni, dal dopo-Fantozzi, i gruppi organizzati della tifoseria biancazzurra per scelta non dedicano cori ai propri giocatori. Una eccezione potrebbe essere fatta sin da domenica facendo rimbombare dagli spalti del “Pala Fantozzi” una unica, assordante, voce affinchè Gianmarco Pozzecco resti a Capo d'Orlando.
Intanto le Final Eight si allontanano da Bologna. Ieri il presidente Francesco Corrado ha incontrato i vertici della Virtus in merito alla probabile rinuncia della società bolognese di ospitare la manifestazione. La decisione sarà presa venerdì prossimo nel corso dell'Assemblea di Lega.

Giuseppe Lazzaro

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