Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - giovedì 10 gennaio 2008 at 13:17

Nessuno si monta la testa in casa Pierrel dopo un girone d'andata super giustamente premiato con le final eight ed un avvio di ritorno promettente con il blitz di Bologna. “Restiamo con i piedi per terra per l’ottima andata – continua il ds – ma abbiamo dimostrato di non aver mollato la presa ed ovviamente anche alle finali di Coppa Italia non vorremmo andare in vacanza. Però non perdiamo di vista la nostra realtà, sennò qualcuno pensa che avremmo dovuto battere anche i marziani della Montepaschi”. Chiaramente Vacirca mette le mani avanti ben sapendo che, centrata la permanenza e magari almeno il 13° posto che migliorerebbe di un gradino la posizione della scorsa stagione, tutti giustamente osannerebbero la Pierrel e chi l’ha costruita, dai vari CJ Wallace a Drake Diener allo stesso Tamar Slay, che candidano il dirigente milanese per il premio di miglior ds, Minnucci di Siena a parte. Tra laltro entro la prossima settimana dovrebbe essere annunciata un'altra conferma di un'importante pedina nello scacchiere biancoazzurro, dopo quella da poco ufficializzata del “professore” Adam Wojcik, e di quelle già stabilite in precedenza con coach Meo Sacchetti, con la rivelazione Juan Manuel Fabi, con Klaudio Ndoja e l'opzione sulla seconda stagione in prestito con Davide Bruttini, il cui destino, però, dipenderà da cosa vorrà farne la Fortitudo Bologna proprietaria del cartellino dell'ala nazionale under 20. Tornando ai rinnovi tutti gli indizi portano a Slay, innamorato di Capo d'Orlando e di questa squadra, giocatore dal talento enorme ma con una schiena fragile che gli ha finora impedito di fare una carriera ancora più brillante, pur se la giovane età gioca a suo favore. Lo stesso discorso vale per CJ Wallace e Drake Diener, altri due esplosi in maglia Pierrel con i loro procuratori che hanno la fila dietro la porta per ingaggiarli la prossima stagione o magari anche per l'attuale, cui il club di via Alfano ha risposto picche. Il trio, con Pozzecco a dirigerli ed un pivot ibrido, se si potesse, cioè un mix tra le capacità difensive di Howell e quelle offensive di Wojcik, da alternare, in stile football americano dove c'è uno schieramento per i due reparti.
Claudio Argiri

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