Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Gazzetta del Sud - lunedì 14 gennaio 2008 at 09:41

La Pierrel Capo d'Orlando trova il ruggito del leone anche nelle serate meno felici e così Napoli, squadra equilibrata e dal notevole talento offensivo, con due vere "iradiddio" come Thomas e Jones, assolutamente immarcabili quando decidevano di fare sul serio, è costretta a pagare dazio al "PalaFantozzi" dopo un elettrizzante overtime, a conferma dell'equilibrio dei valori in campo, con i partenopei che dominano nei primi 18'30" quando accumulano un sostanzioso vantaggio di 17 lunghezze (36-53) tanto da dare la netta sensazione di aver ipotecato la gara, per poi buttare alle ortiche la vittoria al termine dei tempi regolamentari: avanti di 5 a 90" dalla sirena (85-90), giocano con sufficienza gli ultimi spiccioli dell'incontro consentendo ai biancazzurri di rosicchiare punto su punto e di agguantare il pari a 6" dall'epilogo con i due tiri dalla lunetta di Wallace (93-93). Nell'ultima azione, Monroe cerca la penetrazione centrale ma si trova la strada sbarrata da Wallace e Diener e così la palla, scagliata in equilibrio precario, finisce sul ferro al suono della sirena.
La Pierrel si complica la vita nel primo tempo a causa di una difesa molle e svagata che concede troppi tiri comodi agli esterni ospiti (capaci di realizzare con l'85% da due e il 36% da tre contro rispettivamente il 69% e il 17% dei paladini), mentre in attacco non c'è fluidità, le giocate in pick and roll per Howell arrivano col contagocce, Diener e Slay sono fuori dai giochi (realizzano all'intervallo appena 6 e 2 punti). In questo disastroso primo tempo, gli unici a non mollare sono Pozzecco (14 punti e 6 assist) e Howell (10 punti e 3 rimbalzi), ma è da lodare anche Wallace, stoicamente sul parquet nonostante i dolori al costato (per lui 10 punti e 4 rimbalzi).
Dopo il riposo lungo si vede in campo una Pierrel trasformata nel gioco e nel carattere, che opera il sorpasso a -2'20" (60-59) con una tripla di Slay, anche se nel finale del tempino si fa sorprendere da una "bomba" dello scatenato Malaventura e dal tap-in di Thomas, chiudendo a -1 (69-70).
Squadre che si rincorrono nella quarta frazione (78-75 a -6'50", 80-83 a -4'10", 89-92 a -11") sino al 93 pari che decreta il supplementare. Trascinata da un sontuoso Gianmarco Pozzecco, la Pierrel ha una partenza sparata: due liberi di Slay e poi 7 punti di fila della "mosca atomica" (con una tripla da otto metri) per il momentaneo +7 (102-95) a -3'22". Poi i biancazzurri si adagiano, calano incredibilmente di concentrazione e si vedono raggiunti sul 102 pari a 1'7" con i canestri di Malaventura, Monroe e Jones mentre Gugliotta fa 0/2 dalla linea.
Nell'infuocato finale, la partita si decide dalla lunetta: fanno percorso netto nell'ordine il "Poz" (104-102), Diener (106-102) e ancora la guardia americana, che vanifica una tripla del solito Malaventura a 10" (108-105), e infine Wallace che a 2" fissa il punteggio sul 110-107. La Pierrel vola e si insedia in terza posizione con Biella e Montegranaro.

Le Pagelle

Sacchetti 8
Ha sorpreso tutti puntando su Howell per capitalizzare l'esplosività del centro di colore contro Rocca e l'ex Bernard, sacrificando il più talentuoso Wojcik. Mossa vincente.
Pozzecco 9
Ha furoreggiato per 34' totalizzando 32 punti con 8 assist. Sotto la sua regia la squadra si illumina. Mvp con 41 di valutazione.
Bruttini 5,5
Non incide nei 6' in cui è stato in campo.
Howell 8,5
Finalmente Rolando superstar: 22 punti e 12 rimbalzi. Va a nozze sul pick and roll con il "Poz".
Fabi 5,5
Prova così e così: 2 punti e 3 assist.
Slay 6,5
Poteva dare di più. Senza continuità in attacco ha sofferto tanto nella marcatura su Thomas: 12 punti e 4 rimbalzi.
Diener 7
Serata negativa al tiro dal campo (3/13), si riscatta nel momento cruciale dalla lunetta (6/6). Generosissimo.
Wallace 8
Nonostante le dolorose ammaccature, non si risparmia contro quel dioscuro di Jones e fattura 26 punti e 13 rimbalzi.
Wojcik 6
Poco spazio per mettersi in vista: 2 punti e una palla recuperata.
Gugliotta 5,5
Può dare di più anche nel lavoro sporco.

Walter Mangano

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