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Rassegna Stampa |
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La Gazzetta del Sud - giovedì 17 gennaio 2008 at 09:26
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"Auguri nonno Meo". L'affetto dei tifosi della Pierrel, stretti intorno a coach Sacchetti, uno dei principali artefici di questa strepitosa stagione, è racchiuso in uno striscione apparso poco prima della palla a due di domenica scorsa del match contro Napoli. Un augurio per il tecnico, diventato nonno a inizio anno della piccola Rebecca (primogenita del figlio Brian che gioca in Legadue con Ferrara) ed al quale Sacchetti ha mostrato grande apprezzamento per un posto che ama anche se per il futuro ancora ci saranno da valutare alcuni aspetti. Intanto si pensa ai prossimi obiettivi, come quello dei play-off. «Adesso parlare di salvezza- dice il coach paladino- sembrerebbe quasi da ipocriti. Ci manca ancora qualche cosina ma dovrebbe succedere veramente un patatrac per ritrovarci sotto e mi sembra inutile nascondersi sotto questo aspetto. Il discorso iniziale era riferito a quella famosa quota-salvezza da raggiungere, poi tutto inizia ad essere più sereno anche se questa serenità, lo ribadisco, è un po' la nostra forza anche quando le cose non vanno bene. Andiamo avanti per la nostra strada, cercheremo di vincere tutte le partite ipoteticamente per fare più strada possibile ma non abbiamo mai fatto conti prima sulle gare da vincere o da perdere e anche adesso non facciamo calcoli. Giochiamo le nostre partite e alla fine tireremo le somme». È il gruppo, di cui parlò inizialmente, l'arma segreta di questa Pierrel? «Sicuramente abbiamo dietro delle persone intelligenti e avanti dei giocatori come Pozzecco, Wallace, Diener e Slay. Chi sta dietro, sa che il loro spazio può essere molto limitato. Però, bene o male, nel corso della stagione abbiamo avuto risposte positive da tutti i giocatori. C'è solo il rammarico di non essere riusciti a far esprimere a Bruttini quello che fa vedere in allenamento perché è un giocatore che è cresciuto molto. Davide non è riuscito a fare ancora una partita che lo ripaghi del lavoro fatto. Però la stagione è lunga e lui può essere un additivo importante». Il vostro tour de force si chiama Cantù e Treviso fuori, match interni contro Milano e Roma inframezzati dalla vetrina dalla Final Eight di Coppa Italia: come vi preparate e per raggiungere cosa? «Avevamo paura che, con il raggiungimento delle Final Eight, che subentrasse un po' di rilassatezza. Invece, i ragazzi hanno dimostrato il contrario, vincendo due partite tirate contro Virtus Bologna e Napoli. E questo è sicuramente un buon auspicio. Il problema è in questa settimana che è molto travagliata. Stiamo lavorando in cinque-sei: Howell ha il labbro rotto ed è in dubbio per domenica, acciacchi vari hanno colpito Wallace e Diener. Prendo prima in esame Cantù che ultimamente ha fatto molto bene, ha solo sei punti meno dei nostri e domenica giocheremo sul loro campo difficile». La società ha allungato il contratto a Wojcik e Falls, lei per il futuro come è messo nella stagione della sua consacrazione in serie A? «Sono grato al presidente Sindoni per l'opportunità che mi ha dato e credo di avere ricambiato nel migliore dei modi sin qui. Adesso non penso al mio futuro perché dobbiamo giocare tante partite e magari toglierci altre soddisfazioni. Io qui sto benissimo, c'è solo il problema della distanza dalla famiglia. Al termine del campionato parleranno il mio agente e il presidente- conclude Sacchetti- e si vedrà». Giuseppe Lazzaro
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Queste le agenzie di
Box Office Sicilia. |
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d'Orlando anche presso il Caffè del Corso e la Tabaccheria Valenti. |
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