Orlandina Basket

Rassegna Stampa

Giornale di Sicilia - giovedì 17 gennaio 2008 at 15:57

Saranno Giampaolo Cicoria, Gianluca Sardella e Davide Ramilli ad arbitrare la Pierrel domenica prossima al mitico Pianella di Cantù, in quello che è uno degli incontri della terza di ritorno di serie A. Sarà la prima di due trasferte consecutive che i paladini affrontano da clamorosa ma meritata terza della classe con l'intento di “ritirare” il biglietto per la quarta stagione di fila nell'olimpo, migliorare il lusinghiero più 2 in media inglese che vantano e vendicare il ko in volata rimediato all'andata quando i lombardi volavano ed i biancoazzurri cercavano l'assetto senza l'infortunato Pozzecco. Ora il Poz ci sarà ed è inutile dire quanto ci tenga a chiudere la sua carriera in bellezza in quell'impianto che lo ha visto decine di volte protagonista di sfide all'ultimo respiro soprattutto con la sua Varese. Questi suoi trascorsi sembrerebbero presagire a possibili bordate di fischi all'indirizzo della “mosca atomica”, finora accolto con applausi ed ovazioni ovunque. Però le parole pronunciate da Pozzecco in estate prima della firma con Capo d'Orlando, nelle quali si augurava di cuore la sopravvivenza di un club allora in difficoltà, hanno intenerito anche i tifosi canturini più accesi, ora intenzionati quantomeno ad evitare di “beccare” il nemico di un tempo, tanto più che, arrivando alla guida della “simpatica” Capo d'Orlando, tutte le tifoserie lo vedono alla stessa stregua di D'Artagnan e dei suoi moschettieri. “E' un grandissimo”, sottolinea il preparatore atletico della Pierrel, Pippo Ferrarotto, 43 anni, di cui gli ultimi 10 trascorsi a contribuire all'esplosione della Pierrel o Upea e Orlandina che dir si voglia, tanto da esserne uno dei segreti di questo miracolo che, senza voler essere blasfemi, si ripete annualmente come la liquefazione del sangue di San Gennaro. Il concetto, peraltro, è ribadito da tutti da queste parti, anche e soprattutto da Pippo Tumeo, quel paziente custode che il Poz ha voluto ricordare tra chi vive dietro le quinte ma, pur senza la luce dei riflettori, ha messo il suo prezioso mattoncino per la conquista delle final eight e dei 24 sbalorditivi punti attuali. “Gianmarco sta vivendo una seconda giovinezza – continua Ferry – e me lo ha detto ringraziandomi nel dopo gara vinta contro Napoli. Se permettete un po' di meriti me li prendo pure io che sono il terzo preparatore d'Italia in questo momento ed ho la fortuna di poter allenare un gruppo davvero unico, con giocatori mai così disponibili ed un coach come Sacchetti con cui c'è un feeling davvero particolare. Ed i frutti si vedono, con tutte queste vittorie, molte delle quali ottenute negli arrivi in volata perchè evidentemente di birra in corpo ne hanno fin oltre il 40°”.
Claudio Argiri

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